CHA2DS2-VASc predice l’ictus e il rischio tromboembolico nello scompenso cardiaco
Il punteggio CHA2DS2-VASc si è rivelato utile nella valutazione del rischio di eventi tromboembolici nei pazienti con insufficienza cardiaca con o senza fibrillazione atriale.
Il punteggio ( scala fino a 10 punti, con punteggio più alto a indicare un più alto rischio ), che viene già utilizzato in pazienti con fibrillazione atriale per valutare l’ictus e il rischio tromboembolico, è risultato associato a rischio di ictus ischemico, tromboembolia, e mortalità nei pazienti con insufficienza cardiaca incidente.
Uno studio osservazionale è stato compiuto sui dati di 42.987 pazienti ( 21.9% con concomitante fibrillazione atriale ), che non stavano assumendo anticoagulanti e erano stati diagnosticati avere insufficienza cardiaca incidente tra il 2000 e il 2012.
E’ stato riscontrato che nei pazienti con fibrillazione atriale, il rischio di ictus ischemico era del 3.1%, tromboembolia del 9.9%, e l’incidenza di mortalità ha raggiunto il 21.8%, con un rischio crescente con l’aumentare dei punteggi CHA2DS2-VASc.
Per punteggio da 1 a 6, rispettivamente, per ictus ischemico con fibrillazione atriale concomitante: 4.5%, 3.7%, 3.2%, 4.3%, 5.6% e 8.4%; senza fibrillazione atriale concomitante: 1.5%, 1.5%, 2.0%, 3.0%, 3.7%, e 7%; per tutte le cause di morte con concomitante fibrillazione atriale: 19.8%, 19.5%, 26.1%, 35.1%, 37.7% e 45.5%; senza fibrillazione atriale concomitante: 7.6%, 8.3%, 17.8%, 25.6%, 27.9% e 35.0%.
Quelli con i punteggi più alti alla scala CHA2DS2-Vasc ( maggiori o uguali a 4 ) avevano un rischio più elevato di tromboembolia, indipendentemente dalla presenza di fibrillazione atriale ( per un punteggio di 4, 9.7% vs 8.2% per i pazienti rispettivamente, con e senza concomitante fibrillazione atriale; in generale p minore di 0.001 per l'interazione ), suggerendo che altri fattori oltre la fibrillazione atriale sono cause di ictus ed eventi embolici in soggetti con insufficienza cardiaca.
Dallo studio si evince che i pazienti con scompenso cardiaco, senza fibrillazione atriale sono a rischio di ictus e di eventi tromboembolici e che questo rischio aumenta con l’aumentare delle comorbidità. ( Xagena2015 )
Fonte: European Society of Cardiology ( ESC ), 2015
Neuro2015 Cardio2015 Ema2015
Indietro
Altri articoli
Evoluzione dell'infarto alla risonanza magnetica di diffusione dopo trombectomia nei pazienti con ictus acuto randomizzati a Nerinetide oppure placebo: studio REPERFUSE-NA1
Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...
Tenecteplase per ictus da 4.5 a 24 ore con selezione secondo imaging di perfusione
Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Impatto combinato dell’emicrania e dell’ipertensione indotta dalla gravidanza sul rischio a lungo termine di infarto miocardico prematuro e ictus
È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...
Trombectomia endovascolare per ictus ischemico acuto con infarto di grandi dimensioni accertato
Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...
Incidenza a lungo termine di ictus ischemico dopo attacco ischemico transitorio
L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Trombolisi ponte prima della terapia endovascolare nei pazienti con ictus con crescita del core più rapida
Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...
Associazione del Tirofiban con esiti funzionali dopo trombectomia nell'ictus ischemico acuto dovuto a malattia aterosclerotica intracranica
Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...
Sicurezza ed efficacia di Tenecteplase e Alteplase nei pazienti con ictus da lesione tandem: analisi post hoc degli studi EXTEND-IA TNK
La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...