L'effetto delle concentrazioni plasmatiche di Dabigatran e le caratteristiche dei pazienti sulla frequenza di ictus ischemico e sanguinamento maggiore nella fibrillazione atriale


E’ stato analizzato l'impatto delle concentrazioni plasmatiche di Dabigatran, dei dati anagrafici del paziente e dell'uso di Acido Acetilsalicilico ( ASA; Aspirina ) sulla incidenza di ictus ischemico / embolia sistemica e sanguinamenti maggiori nei pazienti con fibrillazione atriale.

L'efficacia e la sicurezza di Dabigatran etexilato ( Pradaxa ) sono stati dimostrati nello studio RE-LY, ma non è stato definito un intervallo di concentrazione terapeutica.

In una analisi pre-specificata dello studio RE-LY, le concentrazioni plasmatiche di Dabigatran sono state determinate nei pazienti trattati con Dabigatran etexilato 110 mg bid o 150 mg bid, e sono state correlate con i risultati clinici di ictus ischemico / embolia sistemica e sanguinamento maggiore.

Le concentrazioni plasmatiche sono state ottenute da 9.183 pazienti, con 112 ictus ischemici / emboli sistemici ( 1.3% ) e 323 sanguinamenti maggiori ( 3.8% ).

I livelli di Dabigatran dipendevano dalla funzionalità renale, età, peso e dal sesso femminile, ma non dalla etnia, regione geografica, uso di Acido Acetilsalicilico o di Clopidogrel.

Un modello di regressione logistica multipla ha mostrato che il rischio di eventi ischemici era inversamente correlato alla concentrazione minima di Dabigatran ( p=0.045 ), all’età e a un precedente ictus ( entrambi p inferiori a 0.0001 ).

La regressione logistica multipla ha mostrato che il rischio di sanguinamento maggiore è risultato aumentato con l'esposizione a Dabigatran ( p inferiore a 0.0001 ), età ( p inferiore a 0.0001 ), uso di Aspirina ( p inferiore a 0.0003 ) e diabete mellito ( p=0.018 ).

Dallo studio è emerso che l’ictus ischemico e il sanguinamento sono correlati con le concentrazioni plasmatiche di Dabigatran. L’età è risultata essere la covariata più importante.
Il beneficio-rischio individuale potrebbe essere migliorato adattando la dose di Dabigatran in base alle caratteristiche dei pazienti selezionati. ( Xagena2013 )

Reilly PA et al, J Am Coll Cardiol 2013; Epub ahead of print

Cardio2013 Neuro2013 Emo2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

Il neuroprotettore Nerinetide si è dimostrato promettente nel ridurre i volumi dell'infarto nei modelli di riperfusione ischemica dei primati. Si...


Gli agenti trombolitici, compreso il Tenecteplase ( Metalyse ), vengono generalmente utilizzati entro 4.5 ore dalla comparsa dei sintomi dell'ictus....


Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....


È noto che l’emicrania e l’ipertensione indotta dalla gravidanza ( PIH ) aumentino il rischio cardiovascolare. Tuttavia, l’evidenza è limitata...


Evidenze recenti hanno suggerito un effetto benefico della trombectomia endovascolare nell'ictus ischemico acuto con ampio infarto; tuttavia, studi precedenti si...


L’incidenza a breve termine dell’ictus ischemico dopo un attacco ischemico transitorio ( TIA ) è elevata. Tuttavia, i dati sull’incidenza...


I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...


Non è ancora chiaro se il passaggio diretto alla trombectomia endovascolare ( EVT ) porti a esiti equivalenti alla trombolisi...


Sono state studiate l'efficacia e la sicurezza dell'infusione endovenosa di Tirofiban ( Aggrastat ) prima della trombectomia endovascolare nei pazienti...


La sicurezza e l’efficacia di Tenecteplase nei pazienti con ictus con lesione tandem ( TL ) non sono note. È...