Cinaciguat, un attivatore solubile della guanilato ciclasi può causare ipotensione nella insufficienza cardiaca acuta scompensata


Cinaciguat è un nuovo attivatore della guanilato ciclasi solubile ( sGC ). Uno studio ha valutato l'effetto emodinamico e la sicurezza di Cinaciguat aggiunto alla terapia standard nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta scompensata ( ADHF ).

In uno studio di fase IIb, controllato con placebo, sono stati studiati 139 pazienti ricoverati per scompenso cardiaco acuto, pressione di incuneamento capillare polmonare ( PCWP ) maggiore o uguale a 18 mmHg, frazione d'eiezione ventricolare sinistra inferiore a 40% , e necessità pre-esistente di monitoraggio emodinamico invasivo.
I pazienti sono stati randomizzati, in un rapporto 2:1, a Cinaciguat oppure a placebo ( infusione endovenosa continua ).

La dose è stata titolata per 8 ore e mantenuta per 16-40 ore ( dose iniziale: 100 mcg/ora ).

Dopo 8 ore, il valore medio di PCWP si è modificato da 25.7 mmHg di -7.7 mmHg con Cinaciguat e da 25.0 mmHg di -3.7 mmHg con il placebo ( P inferiore a 0.0001 ).

La pressione atriale destra media si è ridotta da 12.4 mmHg di -2.7 mmHg con Cinaciguat e da 11.8 mmHg di -0.6 mmHg con il placebo ( p=0.0019 ).

Cinaciguat ha anche diminuito la resistenza vascolare sistemica e polmonare e la pressione arteriosa media, e ha aumentato l'indice cardiaco ( tutti p inferiore a 0.0001 vs placebo ).

La pressione arteriosa sistolica è scesa di -21.6 mmHg con Cinaciguat e di -5.0 mmHg con il placebo.

Gli eventi avversi sono stati riportati dal 71% e dal 45 % dei pazienti trattati, rispettivamente, con Cinaciguat e placebo.

Nessun effetto negativo sulla mortalità a 30 giorni è stato riscontrato, ma lo studio è stato interrotto prematuramente a causa di un aumento dell'incidenza di ipotensione a dosi di Cinaciguat maggiori o uguali a 200 mcg/ora.

In conclusione, Cinaciguat non ha scaricato il cuore insufficiente. Le alte dosi del farmaco sono state associate a ipotensione. ( Xagena2013 )

Erdmann E et al, Eur Heart J 2013; 34: 57-67

Cardio2013 Farma2013


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