Combinazione di Talimogene laherparepvec e Ipilimumab nei pazienti con melanoma in fase avanzata


Uno studio clinico ha trovato che la combinazione di Talimogene laherparepvec ( T-VEC ) e Ipilimumab ( Yervoy ) si risultata sicura e efficace nei pazienti con melanoma in fase avanzata non-operabile e non-trattato.

E’stata verificata la sicurezza e l'efficacia di Ipilimumab, un anticorpo monoclonale anti-CTLA4, in combinazione con T-VEC nei pazienti affetti da melanoma metastatico non-operabile, in stadio IIIB o IV, non trattati in precedenza.
T-VEC è una immunoterapia oncolitica che utilizza il virus herpes simplex di tipo 1 geneticamente modificato.

Un totale di 19 pazienti, di età compresa tra 29 e 84 anni, per il 58% di sesso femminile, hanno preso parte allo studio di fase Ib.
I pazienti hanno ricevuto T-VEC mediante iniezioni all’interno del tumore alla prima e quarta settimana, e successivamente ogni due settimane, e 4 infusioni di Ipilimumab ( 3mg/kg ogni 3 settimane, a partire dalla sesta settimana ).

L’endpoint primario era rappresentato dall’incidenza della tossicità dose-limitante, mentre gli endpoint secondari consistevano nel tasso di risposta obiettiva ( ORR ) e nella sicurezza.

La durata mediana del trattamento con T-VEC è stata di 13.3 settimane; il follow-up mediano di sopravvivenza è stato pari a 20 mesi.

Non è stata riscontrata alcuna tossicità dose-limitante o nuovi problemi di sicurezza.

Tutti i pazienti hanno sofferto di almeno un evento avverso. Le reazioni avverse più comuni sono state: brividi ( n=11 ), piressia ( n=11 ), fatigue ( n=9 ), diarrea ( n=8 ), prurito ( n=8 ), rash ( n=8 ), e anche malattia simil-influenzale, disidratazione, e vomito.
Cinque pazienti hanno presentato reazioni avverse di grado 3.

Il tasso di risposta obiettiva è stato pari al 50%; 4 pazienti hanno presentato una risposta completa; 5 una risposta parziale e 4 una stabilizzazione della malattia.
Tutti i pazienti, ad eccezione di uno, hanno mostrato una risposta della durata di almeno 6 mesi, sia nelle lesioni in cui erano state fatte le iniezioni sia in quelle non-trattate.

La sopravvivenza mediana libera da progressione e la sopravvivenza globale non sono state raggiunte. ( Xagena2016 )

Fonte: Journal of Clinical Oncology, 2016

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