Melanoma metastatico: la terapia con linfociti T citotossici IL-21-primed e blocco di CTLA-4 con Ipilimumab porta a persistenza di lungo periodo delle cellule e a regressione tumorale durevole
Le cellule T citotossiche antigene-specifiche derivate dal sangue periferico ( CTL ) forniscono una fonte facilmente disponibile di cellule effettrici che possono essere somministrate con minima tossicità in ambiente ambulatoriale.
Nel melanoma metastatico, questo approccio si traduce in risposte cliniche misurabili anche se modeste in pazienti resistenti alla terapia convenzionale.
Si è determinato se il concomitante blocco del checkpoint di CTLA-4 possa aumentare l'attività antitumorale delle cellule T citotossiche trasferite.
Le cellule T citotossiche autologhe MART1-specifiche sono state generate mediante presentazione a cellule dendritiche peptide-pulsate in presenza di interleuchina-21 ( IL-21 ) e arricchite da selezione cellulare guidata da pMHC.
Ciò ha rapidamente prodotto linee CTL policlonali che esprimono in modo uniforme marcatori associati a una potenziale maggiore sopravvivenza.
In questa strategia attuata per la prima volta negli umani, 10 pazienti con melanoma in stadio IV hanno ricevuto cellule T citotossiche MART1-specifiche seguite da un ciclo standard di anti-CTLA-4 ( Ipilimumab [ Yervoy ] ).
Il profilo di tossicità del trattamento combinato era paragonabile a quello della monoterapia con Ipilimumab.
La valutazione delle migliori risposte a 12 settimane ha prodotto due remissioni continue complete, una risposta parziale ( PR ) utilizzando i criteri RECIST ( due risposte parziali utilizzando criteri di risposta immuno-correlati ), e tre casi di malattia stabile.
Le cellule T citotossiche infuse sono persistite con frequenze fino al 2.9% di cellule T CD8+ finché i pazienti sono stati monitorati ( fino a 40 settimane ).
Nei pazienti che hanno avuto remissioni complete, risposta parziale, o malattia stabile, le cellule T citotossiche persistenti hanno acquisito caratteristiche fenotipiche e funzionali di cellule di memoria a lunga vita.
Inoltre, questi pazienti hanno sviluppato anche risposte ad antigeni tumorali non-bersaglio ( diffusione dell’epitopo ).
In conclusione, si è dimostrato che la combinazione di cellule T citotossiche antigene-specifiche con il blocco CTLA-4 è sicura e produce risposte cliniche durevoli. ( Xagena2016 )
Chapuis AG et al, J Clin Oncol 2016; 34: 3787-3795
Onco2016 Dermo2016 Med2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Opdivo a base di Nivolumab nel melanoma: indicazione, posologia e avvertenze
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umano ( HuMAb ), che si lega...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Trattamento adiuvante del melanoma: studio randomizzato di fase 3 di Nivolumab versus Ipilimumab 10 mg/kg CA209238
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento dei pazienti con melanoma...
Terapia neoantigenica individualizzata mRNA-4157 ( V940 ) più Pembrolizumab versus monoterapia con Pembrolizumab nel melanoma resecato: studio KEYNOTE-942
Gli inibitori del checkpoint sono il trattamento adiuvante standard per il melanoma resecato in stadio IIB-IV, ma molti pazienti recidivano. Si...
Contributo dell'inibizione di MEK al trattamento combinato di inibitori BRAF/MEK del melanoma con mutazione BRAF: studio COLUMBUS
Nella parte 1 dello studio COLUMBUS, i pazienti con melanoma avanzato con mutazione BRAF V600 sono stati assegnati in modo...
Bempegaldesleukin più Nivolumab nel melanoma avanzato non-trattato: studio PIVOT IO 001
Nonostante i notevoli progressi nel trattamento del melanoma non-resecabile o metastatico, permane la necessità di nuove terapie. Bempegaldesleukin ( BEMPEG...
Lenvatinib più Pembrolizumab per il melanoma con progressione confermata con un inibitore PD-1 o PD-L1 somministrati in monoterapia o in combinazione: studio LEAP-004
Sono necessari trattamenti efficaci per il melanoma che progredisce con gli inibitori PD-1 o PD-L1. È stato condotto lo studio...
Sopravvivenza globale con Atezolizumab di prima linea in combinazione con Vemurafenib e Cobimetinib nel melanoma avanzato positivo alla mutazione BRAFV600: studio IMspire150
L'analisi primaria dello studio di fase 3 IMspire150 ha mostrato un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione ( PFS )...
Combinazione di Dabrafenib e Trametinib rispetto alla combinazione di Nivolumab e Ipilimumab per pazienti con melanoma BRAF-mutante avanzato: studio DREAMseq-ECOG-ACRIN EA6134
La combinazione di blocco di PD-1 / blocco di CTLA-4 e doppia inibizione di BRAF / MEK hanno mostrato benefici...
Sopravvivenza complessiva a tre anni con Tebentafusp nel melanoma uveale metastatico
Tebentafusp ( Kimmtrak ) è approvato per i pazienti adulti positivi per HLA-A*02:01 e affetti da melanoma uveale non-resecabile o...