Evitare l'ippocampo durante la radioterapia panencefalica più Memantina per i pazienti con metastasi cerebrali


E' stato riscontrato che la dose di radiazioni nella zona neurorigenerativa dell'ippocampo è associata a tossicità cognitiva.
Si è ipotizzato che evitare l'ippocampo ( HA ) impiegando la radioterapia a intensità modulata durante la radioterapia dell'intero cervello ( WBRT ) preservi l'attività cognitiva.

Uno studio di fase III ha arruolato pazienti adulti con metastasi cerebrali sottoposti a radioterapia HA-WBRT più Memantina ( Ebixa ) o radioterapia WBRT più Memantina.

L'endpoint primario era il tempo al fallimento della funzione cognitiva, definito come declino usando l'indice di cambiamento affidabile su almeno uno dei test cognitivi.
Gli endpoint secondari includevano la sopravvivenza globale ( OS ), la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) intracranica, la tossicità e il carico sintomatologico riportato dal paziente.

Tra il 2015 e il 2018, 518 pazienti sono stati assegnati in modo casuale. Il follow-up mediano per i pazienti vivi è stato di 7.9 mesi.

Il rischio di fallimento cognitivo è risultato significativamente più basso dopo HA-WBRT più Memantina rispetto a WBRT più Memantina ( hazard ratio aggiustato, aHR=0.74; P=0.02 ).

Questa differenza è stata attribuita a un minore deterioramento della funzione esecutiva a 4 mesi ( 23.3% vs 40.4%; P=0.01 ) e di apprendimento e memoria a 6 mesi ( 11.5% vs 24.7%, P=0.049, e 16.4% vs 33.3%, P=0.02, rispettivamente ).

I bracci di trattamento non sono risultati significativamente differenti nella sopravvivenza globale, sopravvivenza libera da progressione intracranica o tossicità.

A 6 mesi, utilizzando tutti i dati, i pazienti che hanno ricevuto HA-WBRT più Memantina hanno riportato meno affaticamento ( P=0.04 ), meno difficoltà a ricordare le cose ( P=0.01 ) e meno difficoltà a parlare ( P=0.049 ) e utilizzando dati imputati, minore interferenza dei sintomi neurologici nelle attività quotidiane ( P=0.008 ) e meno sintomi cognitivi ( P=0.01 ).

La radioterapia panencefalica con risparmio dell'ippocampo più Memantina preserva meglio la funzione cognitiva e i sintomi riportati dal paziente, senza alcuna differenza nella sopravvivenza globale e nella sopravvivenza libera da progressione intracranica, e dovrebbe essere considerata uno standard di cura per i pazienti con un buon performance status che prevedono di ricevere radioterapia panencefalica per metastasi cerebrali senza metastasi nella regione ippocampale. ( Xagena2020 )

Brown PD et al, J Clin Oncol 2020; 38: 1019-1029

Neuro2020 Onco2020 Farma2020


Indietro

Altri articoli

La sindrome di Down è una malattia cromosomica con notevole impatto sullo sviluppo neurologico e morbilità neurodegenerativa. In uno studio...


Gli antagonisti per via endovenosa di N-metil-D-aspartato ( NMDA ) hanno mostrato risultati promettenti migliorando rapidamente i sintomi della depressione,...


La prevalenza della malattia di Alzheimer nelle persone con sindrome di Down è molto alta e molti di questi individui...


Il CHMP ( Committee for Medicinal Products for Human Use ) dell’European Medicines Agency ( EMA ) ha espresso parere...


Precedenti studi hanno suggerito che i pazienti con demenza correlata a corpi di Lewy potrebbero trarre beneficio dal trattamento con...


La disfunzione cognitiva è molto comune nei pazienti con sclerosi multipla e peggiora gravemente la qualità di vita di questi...


Ricercatori francesi hanno compiuto una revisione delle reazioni avverse cardiovascolari con la Memantina ( Axura, Ebixa, Namenda ), riportate nel...


E’ stata compiuta una revisione sistematica ed una meta-analisi riguardo all’efficacia e alla sicurezza degli inibitori dell’acetilcolinesterasi e della Memantina...


Uno studiom coordinato da Ricercatori dell’UCLA ( University of California – Los Angeles ) ha valutato gli effetti comportamentali della...