La combinazione di Nivolumab ed Ipilimumab efficace nel melanoma con metastasi cerebrali


La combinazione di Nivolumab ( Opdivo ) e ipilimumab ( Yervoy ) ha mostrato un effetto intracranico clinicamente significativo tra i pazienti con melanoma che presentavano metastasi cerebrali non-trattate, in base ai risultati dello studio di fase 2, in aperto, CheckMate 204.

Le tossicità osservate nello studio sono risultate simili a quelle osservate tra i pazienti senza metastasi cerebrali trattate con questa combinazione immunoterapica.

Più di un terzo dei pazienti con melanoma avanzato presenta metastasi cerebrali alla diagnosi e fino al 75% ha metastasi cerebrali al momento del decesso.

Negli studi di fase 2 e di fase 3 sul melanoma avanzato, Ipilimumab in combinazione con l'agente anti-PD-1 Nivolumab, aveva dimostrato di avere una efficacia superiore a quella di Ipilimumab in monoterapia.
Tuttavia, questi studi avevano escluso i pazienti con metastasi cerebrali non-trattate.

Lo studio CheckMate 204 ha incluso 94 pazienti provenienti da 28 Centri negli Stati Uniti con melanoma metastatico e almeno una metastasi cerebrale misurabile non-irradiata e nessun sintomo neurologico.
Settantadue pazienti ( 77% ) avevano una o due lesioni intracraniche target e 21 ( 22% ) avevano tre o più lesioni intracraniche target.

I pazienti hanno ricevuto 1 mg/kg di Nivolumab più 3 mg/kg di Ipilimumab ogni 3 settimane per un massimo di quattro dosi, seguiti da 3 mg/kg di Nivolumab ogni 2 settimane fino a progressione della malattia o tossicità inaccettabile.

I criteri di esclusione includevano coinvolgimento leptomeningeale, malattia autoimmune o trattamento sistemico con glucocorticoidi o altri farmaci immunosoppressivi entro 14 giorni prima della terapia di studio.

Il beneficio clinico intercranico, definito come la proporzione di pazienti con malattia stabile per almeno 6 mesi, la risposta completa o la risposta parziale serviti come endpoint primari.

Il follow-up mediano è stato di 14 mesi.

Il 35% ( n=33 ) dei pazienti ha ricevuto tutte e quattro le dosi programmate di Nivolumab e Ipilimumab.

I ricercatori hanno osservato un tasso di beneficio clinico intracranico del 57% ( IC 95%, 47-68 ). Il 26% dei pazienti ha raggiunto una risposta completa a livello cerebrale e il 30% ha raggiunto una risposta parziale, secondo i criteri modificati RECIST v1.1.

I risultati hanno mostrato un beneficio clinico extracranico del 56% ( IC 95%, 46-67 ).

Tra i pazienti con un follow-up minimo di 6 mesi, il 64.2% ha raggiunto una sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) intracranica di 6 mesi, e il 59.5% ha raggiunto una PFS intracranica di 9 mesi.
Per le valutazioni extracraniche, i risultati hanno mostrato una PFS di 6 mesi del 75.9% e una PFS di 9 mesi del 70.4%.
Le percentuali globali di sopravvivenza senza progressione sono state del 61.1% a 6 mesi e del 56.6% a 9 mesi.

E' stato riscontrato un tasso di sopravvivenza globale a 6 mesi del 92.3% e un tasso di sopravvivenza globale a 9 mesi dell'82.8%.
Il tasso stimato a 12 mesi è stato pari a 81.5%.

Il profilo di sicurezza di Nivolumab più Ipilimumab è risultato simile a quello riportato tra i pazienti con melanoma che non presentavano metastasi cerebrali.

Tra il 55% dei pazienti si sono verificati eventi avversi di grado 3 o di grado 4 correlati al trattamento.
Il 20% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa di un evento avverso di grado 3 o 4.
Eventi avversi correlati al trattamento del sistema nervoso centrale si sono verificati nel 36% dei pazienti, con il 7% di questi eventi di grado 3 o 4.

Gli eventi avversi neurologici più comuni di grado 3 o 4 includevano: cefalea ( 3% ), edema cerebrale ( 2% ), emorragia intracranica, neuropatia motoria periferica e sincope ( tutti 1% ).

Un paziente è deceduto per miocardite immuno-correlata. ( Xagena2018 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2018

Dermo2018 Onco2018 Farma2018


Indietro

Altri articoli

L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...


Lo studio Atezo-Brain ha valutato Atezolizumab ( Tecentriq ) in combinazione con chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole...


I pazienti con metastasi epatiche da tumore del colon-retto inizialmente non-resecabili potrebbero beneficiare di un trattamento locale con intento curativo...


Il carcinoma cutaneo a cellule squamose ( cSCC ) può verificarsi con tumori primari multipli, metastatizzare e causare la morte...


Ad oggi non ci sono studi clinici di radioterapia a dosi ultra elevate erogate a più di 40 Gy/sec, nota...


Circa la metà dei pazienti con melanoma uveale metastatico presenta metastasi epatiche isolate, e la sopravvivenza mediana è di 6-12...


In uno studio clinico randomizzato di fase II, il Trans Tasman Radiation Oncology Group ha confrontato la radioterapia stereotassica ablativa...


Nonostante le prove dimostrino un beneficio in termini di sopravvivenza globale ( OS ) con la terapia ormonale iniziale oltre...


Le metastasi della colonna vertebrale possono essere trattate con radioterapia ad alte dosi con tecnologia di somministrazione avanzata per il...