Metastasi cerebrali nei pazienti con tumori a cellule germinali: fattori prognostici e opzioni di trattamento
Sono state definite le caratteristiche, la risposta al trattamento e gli esiti degli uomini con metastasi cerebrali da tumori a cellule germinali ( GCT ).
Sono stati raccolti in modo retrospettivo i dati di 523 uomini da 46 Centri in 13 Paesi utilizzando questionari standardizzati.
Le caratteristiche cliniche sono state correlate con la sopravvivenza globale ( OS ) come endpoint primario.
Le metastasi cerebrali erano presenti al momento della diagnosi iniziale in 228 uomini ( gruppo A ) e alla recidiva in 295 uomini ( gruppo B ).
La sopravvivenza globale a 3 anni è risultata superiore nel gruppo A rispetto al gruppo B ( 48% vs 27%; P minore di 0.001 ).
Molteplici metastasi cerebrali e la presenza di metastasi al fegato o ossee erano fattori prognostici negativi indipendenti in entrambi i gruppi; ulteriori fattori prognostici negativi indipendenti erano: non-seminoma primario del mediastino ( gruppo A ) e aumento della alfa-fetoproteina di 100 ng/ml o superiore o di gonadotropina corionica umana di 5.000 U/L o superiore ( gruppo B ).
In funzione di questi fattori, la sopravvivenza globale a 3 anni variava dallo 0% al 70% nel gruppo A e dal 6% al 52% nel gruppo B.
Nel gruppo A, il 99% dei pazienti si è sottoposto a chemioterapia; il trattamento multimodale o la chemioterapia ad alte dosi non sono risultati associati a un miglioramento della sopravvivenza statisticamente provato nell'analisi multivariata.
Nel gruppo B, solo il 54% dei pazienti ha ricevuto la chemioterapia; il trattamento multimodale è risultato associato a un miglioramento della sopravvivenza rispetto alla terapia a singola modalità ( HR=0.51; P minore di 0.001 ), come lo è stata la chemioterapia ad alte dosi rispetto a quella a dose convenzionale ( HR=0.41; P=0.001 ).
In conclusione, gli uomini con metastasi cerebrali da tumori a cellule germinali presentano una ridotta sopravvivenza globale, in particolare se sono presenti ulteriori fattori di rischio.
La chemioterapia ad alte dosi e il trattamento multimodale sembrano migliorare le probabilità di sopravvivenza negli uomini con metastasi cerebrale alla recidiva. ( Xagena2016 )
Feldman DR et al, J Clin Oncol 2016; 34: 345-351
Onco2016 Neuro2016
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