Rischio di metastasi linfonodali nel carcinoma endometriale endometrioide


È stato valutato il rischio di metastasi linfonodali nelle donne con tumore endometriale in base alle caratteristiche uterine della patologia.

Mediante uno studio di stadiazione per il carcinoma uterino, le donne sono state identificate come a basso rischio di metastasi linfonodali in base a tre criteri specifici secondo i rapporti patologici finali: 1) invasione inferiore al 50%; 2) dimensioni del tumore inferiori a 2 cm; 3) buona o moderata differenziazione istologica endometrioide.

Se il campione uterino non ha soddisfatto tutti e tre i criteri, è stato considerato come ad alto rischio di metastasi linfonodali.

In questa analisi sono state incluse 971 donne. Circa il 40% ( 389 su 971 ) delle pazienti in questo studio sono risultate essere a basso rischio, con un tasso di metastasi linfonodali di solo lo 0.8% ( 3 su 389 ).

Non ci sono state differenze statisticamente significative di età media, indice di massa corporea, etnia, performance status, mancanza di dati clinici, o tecniche a cielo aperto o mini-invasive tra le pazienti con e senza metastasi linfonodali.

Le pazienti con campioni uterini con caratteristiche di alto rischio rispetto a quelle con caratteristiche di basso rischio hanno avuto un rischio 6.3 volte maggiore di sviluppare metastasi linfonodali ( P=0.007 ).

In conclusione, i criteri del carcinoma uterino endometrioide a basso rischio possono essere utilizzati per aiutare a guidare la pianificazione del trattamento per operare di nuovo le pazienti con stadiazione chirurgica incompleta. ( Xagena2012 )

Milam MR et al, Obstet Gynecol 2012; 119: 286-292


Gyne2012 Onco2012



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