Tasso di risposta clinicamente significativo con Vemurafenib nel melanoma e metastasi cerebrali
Vemurafenib ( Zelboraf ) ha mostrato un tasso di risposta clinicamente significativo tra i pazienti con melanoma BRAFV600-mutato e con metastasi cerebrali.
Inoltre, Vemurafenib è risultato ben tollerato e non ha mostrato una significativa tossicità a carico del sistema nervoso centrale.
Sia le terapie mirate sia gli inibitori del checkpoint immunitario migliorano la sopravvivenza globale nei pazienti con melanoma avanzato, e per le terapie mirate si osservano anche più lunghi periodi di sopravvivenza quando gli inibitori di BRAF sono associati agli inibitori di MEK nei pazienti con mutazioni BRAFV600.
L’inibitore di BRAF, Vemurafenib, è stato poco studiato nei pazienti con metastasi cerebrali.
Sono stati arruolati 146 pazienti ( 62% di sesso maschile ), in diversi Paesi, con melanoma e mutazione BRAFV600 e con metastasi cerebrali.
I pazienti sono stati assegnati a due coorti sulla base del trattamento precedente ( n=56 ) o meno ( n=90 ) delle metastasi cerebrali.
I pazienti hanno ricevuto il trattamento con 960 mg di Vemurafenib due volte al giorno fino a progressione della malattia o a intolleranza.
Il tasso di risposta obiettiva ( ORR ) a livello cerebrale tra i pazienti nella coorte non-trattata ha rappresentato l’outcome primario.
Il tempo mediano dalla diagnosi era di 1 mese nella coorte non-trattata, e di 4.2 mesi nella coorte trattata in precedenza.
La durata mediana del trattamento per entrambi i gruppi è stata di 4.1 mesi, e l’84% dei pazienti è morto durante lo studio.
Il tasso di risposta extracranico è stato del 33% nei pazienti precedentemente non-trattati e del 23% nel gruppo trattato in precedenza.
Il gruppo precedentemente non-trattato ha presentato una sopravvivenza mediana libera da progressione di 3.7 mesi e una sopravvivenza mediana globale di 8.9 mesi, mentre i pazienti sottoposti in precedenza a trattamento hanno presentato una sopravvivenza mediana libera da progressione di 4 mesi e una sopravvivenza mediana globale di 9.6 mesi.
Cinquantanove pazienti ( 66% ) nella coorte non-trattata in precedenza hanno presentato eventi avversi di grado 3 o 4, contro i 36 ( 64% ) della coorte trattata in precedenza.
Lo studio ha dimostrato tassi di risposta clinicamente significativi di metastasi cerebrali da melanoma per Vemurafenib, che è risultato ben tollerato, senza significativa tossicità intracranica.
Lo studio presenta il limite di una coorte di piccole dimensioni. ( Xagena2017 )
Fonte: Annals of Oncology, 2017
Onco2017 Dermo2017 Neuro2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Radioterapia dell’intero cervello da sola versus preceduta da Bevacizumab, Etoposide e Cisplatino per metastasi cerebrali non-trattate da cancro al seno
L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...
Radioterapia cerebrale con Pirotinib e Capecitabina nelle pazienti con tumore alla mammella avanzato ERBB2-positivo e metastasi cerebrali
Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...
Atezolizumab in combinazione con Carboplatino e Pemetrexed nei pazienti con carcinoma al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso in stadio avanzato con metastasi cerebrali non-trattate: studio Atezo-Brain
Lo studio Atezo-Brain ha valutato Atezolizumab ( Tecentriq ) in combinazione con chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole...
Trattamento sistemico di prima linea nei pazienti con metastasi epatiche da tumore del colon-retto inizialmente non-resecabili: studio CAIRO5
I pazienti con metastasi epatiche da tumore del colon-retto inizialmente non-resecabili potrebbero beneficiare di un trattamento locale con intento curativo...
Tassi di secondo tumore, metastasi e morte da carcinoma cutaneo a cellule squamose nei pazienti con e senza immunosoppressione associata al trapianto
Il carcinoma cutaneo a cellule squamose ( cSCC ) può verificarsi con tumori primari multipli, metastatizzare e causare la morte...
Radioterapia protonica FLASH per il trattamento delle metastasi ossee sintomatiche: studio FAST-01
Ad oggi non ci sono studi clinici di radioterapia a dosi ultra elevate erogate a più di 40 Gy/sec, nota...
Perfusione epatica isolata con Melfalan nei pazienti con metastasi epatiche isolate da melanoma uveale: studio SCANDIUM
Circa la metà dei pazienti con melanoma uveale metastatico presenta metastasi epatiche isolate, e la sopravvivenza mediana è di 6-12...
Radioterapia stereotassica ablativa corporea a frazione singola o multifrazione per le oligometastasi polmonari: studio TROG 13.01 SAFRON II
In uno studio clinico randomizzato di fase II, il Trans Tasman Radiation Oncology Group ha confrontato la radioterapia stereotassica ablativa...
Aggiunta della terapia diretta alle metastasi alla terapia ormonale intermittente per il tumore alla prostata oligometastatico: studio EXTEND
Nonostante le prove dimostrino un beneficio in termini di sopravvivenza globale ( OS ) con la terapia ormonale iniziale oltre...
Radiochirurgia stereotassica versus radioterapia convenzionale per metastasi vertebrali localizzate della colonna vertebrale: studio NRG Oncology/RTOG 0631
Le metastasi della colonna vertebrale possono essere trattate con radioterapia ad alte dosi con tecnologia di somministrazione avanzata per il...