Efficacia dei vaccini bivalenti a mRNA contro l’infezione sintomatica da SARS-CoV-2 assistita dal medico e il ricovero ospedaliero correlato a COVID-19 tra individui naive a SARS-CoV-2 e precedentemente infetti


L’emergere della variante Omicron ( B.1.1.529 ) di SARS-CoV-2 con elevata evasione immunitaria ha portato allo sviluppo e al lancio di vaccini bivalenti a mRNA ( RNA messaggero ) mirati ai ceppi originali e alla variante Omicron.
Tuttavia, i dati osservazionali sull’efficacia dei vaccini bivalenti sono scarsi.

Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l’efficacia relativa di una quarta dose di vaccino con i vaccini bivalenti adattati BA.1 o adattati BA.4/BA.5 contro l’infezione sintomatica da SARS-CoV-2 assistita dal medico e ricovero ospedaliero correlato a COVID-19 tra Individui naive al virus SARS-CoV-2, e precedentemente infetti, a Singapore.

È stato condotto uno studio di coorte retrospettivo tra i residenti di Singapore di età pari o superiore a 18 anni che avevano ricevuto tre dosi di vaccino monovalente a mRNA ed erano idonei per una quarta dose.
I dati sono stati raccolti da database ufficiali sui casi di COVID-19 e sulle vaccinazioni gestiti dal Ministero della Salute di Singapore.

È stata analizzata l’incidenza dell’infezione sintomatica da SARS-CoV-2 assistita dal medico e del ricovero ospedaliero correlato a COVID-19 tra ottobre 2022 e gennaio 2023, in base allo stato di infezione precedente e al tipo di quarta dose di vaccino ricevuta.

Nell'analisi sono stati inclusi 2.749.819 individui. Per il gruppo naive a SARS-CoV-2, una quarta dose di vaccino monovalente non ha conferito una protezione aggiuntiva rispetto a tre dosi monovalenti contro l’infezione sintomatica ( hazard ratio, HR 1.09 ), mentre il vaccino bivalente ha fornito una protezione aggiuntiva ( 0.18 ).

Tra gli individui con precedente infezione, l'hazard ratio era 0.87 e 0.14 con la ricezione della quarta dose monovalente e bivalente, rispettivamente.

Contro il ricovero ospedaliero correlato a COVID-19, il vaccino bivalente ( HR 0.12 nei partecipanti naive a SARS-CoV-2 e 0.04 nei partecipanti precedentemente infetti ) ha conferito un beneficio maggiore rispetto alla quarta dose monovalente ( 0.84 nei partecipanti naive a SARS-CoV-2 e 0.85 nei partecipanti precedentemente infetti ).

Una quarta dose con il vaccino bivalente è stata sostanzialmente più efficace contro l’infezione sintomatica da SARS-CoV-2 assistita dal medico e il ricovero ospedaliero correlato a COVID-19, rispetto a quattro dosi monovalenti sia tra gli individui naive a SARS-CoV-2 che in quelli precedentemente infetti.

In questa pandemia a predominanza di Omicron potrebbero essere preferibili i richiami con il vaccino bivalente, indipendentemente dalla precedente storia di infezione. ( Xagena2023 )

Tan CY et al, Lancet Infectious Diseases 2023; 23: 1343-1348

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