Metilprednisolone versus immunoglobuline per via endovenosa nei bambini con sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica temporalmente associata a SARS-CoV-2


L'emergere della sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica temporalmente associata a SARS-CoV-2 ( PIMS-TS ) ha portato all'uso diffuso di trattamenti antinfiammatori in assenza di prove da studi randomizzati controllati.
È stata valutata l'efficacia del Metilprednisolone per via endovenosa rispetto alle immunoglobuline per via endovenosa.

È stato condotto uno studio randomizzato controllato in aperto, multicentrico, a due bracci, eseguito in dieci ospedali in Svizzera su bambini di età inferiore ai 18 anni ricoverati con sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica temporalmente associata a SARS-CoV-2 ( definita come età inferiore a 18 anni; febbre ed evidenza biochimica di infiammazione e disfunzione di un singolo organo o multiorgano; contatto microbiologicamente provato o presunto con SARS-CoV-2; ed esclusione di qualsiasi altra probabile malattia ).

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Metilprednisolone per via endovenosa ( 10 mg/kg al giorno per 3 giorni ) o immunoglobuline per via endovenosa ( 2 g/kg in dose singola ).

L'esito primario era la durata della degenza ospedaliera censurata al giorno 28, la morte o la dimissione.
Gli esiti secondari includevano la proporzione e la durata del supporto degli organi.
Le analisi sono state fatte per intention-to-treat ( ITT ).

Nel periodo 2021-2022, 75 pazienti con un'età media di 9.1 anni sono stati inclusi nella popolazione intention-to -treat ( ITT ) ( 37 nel gruppo Metilprednisolone e 38 nel gruppo delle immunoglobuline per via endovenosa ).

La durata mediana della degenza ospedaliera è stata di 6.0 giorni nel gruppo Metilprednisolone e 6.0 giorni nel gruppo immunoglobuline per via endovenosa ( dimensione stimata dell'effetto -0.037 dei tempi trasformati in logaritmo 10, P=0.42 ).

Meno pazienti nel gruppo Metilprednisolone ( 10 su 37, 27% ) hanno richiesto supporto respiratorio rispetto al gruppo immunoglobuline per via endovenosa ( 21 su 38, 55%, P=0.025 ).

La necessità e la durata degli inotropi, il ricovero in Unità di terapia intensiva ( UTI ), gli eventi cardiaci dopo il basale e il sanguinamento maggiore e gli eventi trombotici non sono risultati significativamente differenti tra i gruppi di studio.

In questo studio randomizzato controllato, il trattamento con Metilprednisolone nei bambini con sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica temporalmente associata a SARS-CoV-2 non ha influenzato significativamente la durata della degenza ospedaliera rispetto alle immunoglobuline per via endovenosa.

Il Metilprednisolone per via endovenosa potrebbe essere un trattamento di prima linea accettabile nei bambini con sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica temporalmente associata a SARS-CoV-2. ( Xagena2023 )

Welzel T et al, Lancet Child & Adolescent Health 2023; 7: 238-248

Pedia2023 Inf2023 Farma2023



Indietro

Altri articoli


I pazienti con metastasi epatiche da tumore del colon-retto inizialmente non-resecabili potrebbero beneficiare di un trattamento locale con intento curativo...



La mastocitosi sistemica indolente ( ISM ) è una malattia dei mastociti clonali causata dalla mutazione KIT D816V. Sono state...


Mancano dati sistematici sull’associazione tra terapie antitumorali ed eventi tromboembolici ( TEE ) nei pazienti con COVID-19. È stata valutata l'associazione...


La morfea pansclerotica invalidante ( DPM ) è una rara malattia infiammatoria sistemica, caratterizzata da scarsa guarigione delle ferite, fibrosi,...


Rituximab ( MabThera ) sta emergendo come una promettente opzione terapeutica per la sclerosi sistemica ( SSc ), ma i...


La sclerosi sistemica sine scleroderma ( ssSSc ) è un sottogruppo di sclerosi sistemica definito dall'assenza di fibrosi cutanea. Poco...


La Food and Drug Administration ( FDA ) statunitense ha approvato Ayvakit ( Avapritinib ) per il trattamento degli...