Talidomide e Temozolomide nel trattamento del melanoma metastatico di stadio avanzato


Uno studio clinico ha valutato l’associazione tra Talidomide e Temozolomide nel trattamento adiuvante dei pazienti con melanoma metastatico ad alto rischio.

I due farmaci sono stati somministrati a 25 pazienti con melanoma metastatico di stadio III o IV, liberi da malattia ma ad alto rischio di recidive.

Tutti i pazienti erano stati sottoposti a resezione chirurgica ad eccezione di un paziente che aveva ricevuto terapia radiante per metastasi ossee.

Un totale di 21 pazienti hanno terminato i 3 cicli di trattamento.

Due pazienti sono andati incontro a recidiva dopo 1 ciclo di trattamento, 2 pazienti hanno dovuto sospendere l’assunzione dei farmaci a causa dell’emergere di tossicità ( bradicardia, polmonite ), ed ad 1 paziente è stato diagnosticato un carcinoma renale di stadio I dopo 2 cicli di trattamento.

Dieci pazienti, di cui 5 di stadio III e 5 di stadio IV, hanno presentato recidiva.

Diciannove pazienti sono attualmente in vita senza segni di malattia ( 11 di stadio III ed 8 di stadio IV ), 5 sono vivi con malattia ( 4 di stadio III, 1 di stadio IV ).
Due pazienti sono morti a causa della malattia , uno dopo 14 mesi con metastasi al cervello e l’altro a 30 mesi con metastasi ossee.

La sopravvivenza generale ad 1 anno è stata del 100%, a 2 anni del 95,5% e a 3 anni del 71,3%.

La Temozolamide è stata somministrata al dosaggio di 75 mg/m2/die per 6 settimane, seguite da 2 settimane di sospensione.

I pazienti di età inferiore a 70 anni hanno ricevuto la Talidomide al dosaggio di 200 mg/die, mentre i pazienti di 70 anni o d’età superiore hanno assunto 100 mg/die con la possibilità di aumentare la dose fino a 200 mg/die.( Xagena2004 )


Fonte: 40th Annual Meeting/ASCO , 2004


Onco2004 Farma2004


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