Temsirolimus nel trattamento del linfoma a cellule del mantello recidivante o refrattario
Temsirolimus ( Torisel ), uno specifico inibitore mTOR ( bersaglio della Rapamicina nei mammiferi ), ha mostrato attività clinica nel linfoma a cellule del mantello.
Uno studio in aperto, di fase III, ha valutato 2 regimi di dosaggio di Temsirolimus rispetto a una terapia a singolo agente scelta dal Ricercatore nel trattamento della malattia recidivante o refrattaria.
Un totale di 162 pazienti con linfoma a cellule del mantello, recidivante o refrattario, sono stati assegnati in maniera casuale, e in un rapporto 1:1:1, a ricevere uno di 2 regimi di Temsirolimus: 175 mg a settimana per 3 settimane seguiti da 75 mg ( 175/75 mg ) o 25 mg ( 175/25 mg ) a settimana, oppure la terapia scelta dal Ricercatore tra le opzioni approvate.
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da progressione sulla base di una valutazione indipendente.
Il valore mediano di sopravvivenza libera da progressione è stato di 4.8, 3.4 e 1.9 mesi per i gruppi Temsirolimus 175/75 mg, Temsirolimus 175/25 mg e terapia scelta dal Ricercatore, rispettivamente.
I pazienti trattati con Temsirolimus 175/75 mg hanno mostrato una sopravvivenza libera da progressione significativamente più lunga di quelli trattati con la terapia scelta dal ricercatore ( P=0.0009; hazard ratio, HR=0.44 ); quelli trattati con Temsirolimus 175/25 mg hanno mostrato una tendenza verso una sopravvivenza libera da progressione più lunga ( P=0.0618; HR=0.65 ).
Il tasso di risposta oggettiva è risultato significativamente più alto nel gruppo Temsirolimus 175/75 mg ( 22% ) rispetto al gruppo con terapia scelta dal Ricercatore ( 2%; P=0.0019 ).
La sopravvivenza generale mediana per il gruppo Temsirolimus 175/75 mg e per il gruppo terapia scelta dal Ricercatore è stata, rispettivamente, pari a 12.8 mesi e 9.7 mesi, ( P=0.3519 ).
I più frequenti eventi avversi di grado 3 o 4 nei gruppi Temsirolimus sono stati: trombocitopenia, anemia, neutropenia e astenia.
In conclusione, Temsirolimus 175 mg a settimana per 3 settimane seguito da 75 mg a settimana, ha migliorato in modo significativo la sopravvivenza libera da progressione e il tasso di risposta oggettiva rispetto alla terapia scelta dal Ricercatore in pazienti con linfoma a cellule del mantello recidivante o refrattario. ( Xagena2009 )
Hess G et al, J Clin Oncol 2009; 27: 3822-3829
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