Lieve alterazione cognitiva nei pazienti anziani che assumono farmaci anticolinergici
I farmaci anticolinergici possono causare una lieve alterazione cognitiva.
Il 9,2% dei 3.072 soggetti studiati che avevano assunto farmaci anticolinergici per un lungo periodo di tempo ha presentato un peggioramento della propria performance cognitiva rispetto ai non utilizzatori e l’80% ha presentato un lieve danno cognitivo contro il 35% dei non utilizzatori.
Secondo i Ricercatori francesi che hanno condotto lo studio, i medici dovrebbero valutare l’uso dei farmaci anticolinergici nei soggetti anziani con lieve alterazione cognitiva prima di decidere di trattare la demenza.
I farmaci anticolinergici sono ampiamente impiegati nei pazienti anziani nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile, dell’incontinenza urinaria e della malattia di Parkinson.
Nella malattia di Parkinson i farmaci anticolinergici, noti anche come antimuscarinici, trovano impiego nella malattia di Parkinson con predominanza di tremore.
Gli anticolinergici più usati nel Parkinson sono: Orfenadrina ( Disipal ), Triesifenidile ( Artane ), Biperidine ( Akineton ), Benzatropina e Prociclidina. ( Xagena2006 )
Fonte: British Medical Journal, 2006
Neuro2006 Farma2006
Indietro
Altri articoli
Associazione tra uso di farmaci anticolinergici e rischio di degenerazione maculare senile
L'amiloide-beta è un componente importante delle drusen retiniche, le lesioni primarie della degenerazione maculare senile ( AMD ), e l'autopsia...
Evidenza di una relazione tra farmaci anticolinergici e demenza negli anziani
Un nuovo studio ha fornito la più forte evidenza che i farmaci anticolinergici possono aumentare il rischio di demenza negli...
BPCO: effetti proaritmici e proischemici dei farmaci anticolinergici per via inalatoria
La maggior parte dei decessi nella broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ) sono dovute a cause cardiovascolari. Diversi grandi studi...
OnabotulinumtoxinA è efficace nella incontinenza urinaria dovuta ad attività neurogena del detrusore indipendentemente dal concomitante uso di anticolinergici o dalla eziologia neurologica
E’ stata valutata l'efficacia e la sicurezza di OnabotulinumtoxinA ( Botox ) per il trattamento della iperattività detrusoriale neurogena (...
FDA estende l'uso di Botox: trattamento dei pazienti con vescica iperattiva non-responder agli anticolinergici
L’Agenzia regolatoria statunitense FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato l'uso di Onabotulinumtoxina A ( Botox ) per...
Effetti proaritmici e proischemici dei farmaci anticolinergici per via inalatoria
La maggior parte dei decessi nella BPCO ( broncopneumopatia cronica ostruttiva ) sono dovuti a cause cardiovascolari. Diversi grandi studi...
Farmaci anticolinergici per i sintomi della vescica iperattiva negli adulti
Una percentuale compresa tra 16% e 45% degli adulti mostra sintomi di vescica iperattiva, urgenza minzionale con incontinenza urinaria da...
Anticolinergici e declino mentale negli anziani
Uno studio longitudinale ha trovato un'associazione tra l'uso di farmaci con effetti anticolinergici e significativo declino cognitivo ed aumento della...
Sicurezza dei farmaci anticolinergici per il trattamento della BPCO
La BPCO ( broncopneumopatia cronica ostruttiva ) è sempre stata considerata un disturbo sistemico complesso con varie co-morbidità, soprattutto cardiovascolari,...
Gli anziani che assumono farmaci anticolinergici sono a maggior rischio di declino cognitivo e demenza
Nonostante l’alta assunzione di farmaci con proprietà anticolinergiche da parte delle persone anziane, gli effetti sul declino cognitivo e la...