La Creatina e la Minociclina sembrano essere benefiche nel trattamento della malattia di Parkinson
Uno studio condotto dai Ricercatori del NINDS NET-PD che ha coinvolto 200 pazienti con malattia di Parkinson ha mostrato che la Creatina e la Minociclina possono essere utili nei pazienti con Parkinson.
Tuttavia, non è stato dimostrato che questi farmaci siano efficaci nella malattia di Parkinson.
Il National Institute of Neurogical Disorders and Stroke ( NINDS ), appartenente al National Institutes of Health ( NIH ), ha organizzato uno studio denominato NET-PD ( Neuroprotection Exploratory Trials in Parkinson Disease ) per valutare se alcune sostanze fossero in grado di rallentare il declino clinico della malattia di Parkinson.
I pazienti coinvolti nello studio erano in una fase preliminare della malattia e non necessitavano di farmaci per il controllo dei sintomi.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Minociclina 200mg/die, Creatina 10g/die oppure placebo.
Il periodo osservazionale ( follow-up ) è stato di 12 mesi.
E’ stata esaminata la sicurezza e la tollerabilità di questi farmaci.
Sebbene nessun farmaco abbia causato gravi effetti indesiderati, la Minociclina non è risultata ben tollerata.
Sia la Creatina che la Minociclina sono apparse modificare le caratteristiche della malattia, anche se lo studio non aveva come finalità quella di verificare l’efficacia delle due sostanze nel trattamento della malattia di Parkinson.
L’obiettivo prefissato era quello di verificare se ci fossero indicazioni all’uso della Creatina e della Minociclina in questa malattia neurologica.
Sulla base delle analisi degli studi pilota, la Creatina e la Minociclina sembrano avere un ruolo benefico nella malattia di Parkinson. ( Xagena2006 )
Fonte: National Institutes of Health, 2006
Neuro2006 Farma2006
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