Aumento della mortalità dopo somministrazione di dosi più elevate di corticosteroidi nei pazienti ricoverati in ospedale con COVID-19 in ipossia ma senza richiedere supporto ventilatorio: studio RECOVERY
È stato dimostrato che i corticosteroidi a basse dosi riducono la mortalità nei pazienti con COVID-19 che richiedono ossigeno o supporto ventilatorio ( ventilazione meccanica non-invasiva, ventilazione meccanica invasiva o ossigenazione extracorporea a membrana ).
È stato valutato l'uso di una dose più elevata di corticosteroidi in questo gruppo di pazienti.
Lo studio randomizzato, controllato e in aperto RECOVERY ( Randomised Evaluation of COVID-19 Therapy ) sta valutando molteplici possibili trattamenti nei pazienti ospedalizzati per COVID-19.
Pazienti adulti eleggibili e consenzienti con evidenza clinica di ipossia ( che ricevevano Ossigeno o con saturazione di Ossigeno inferiore al 92% in aria ambientale ) sono stati assegnati in modo casuale a cure abituali con corticosteroidi a dose più elevata ( Desametasone 20 mg una volta al giorno per 5 giorni seguito da 10 mg di Desametasone una volta al giorno per 5 giorni o fino alla dimissione se avveniva prima ) o solo a cure abituali standard ( che includevano Desametasone 6 mg una volta al giorno per 10 giorni o fino alla dimissione se avveniva prima ).
L'esito primario era la mortalità a 28 giorni tra tutti i partecipanti randomizzati.
L'11 maggio 2022, il Comitato indipendente di monitoraggio dei dati ha raccomandato di interrompere il reclutamento dei pazienti che non ricevevano Ossigeno o solo Ossigeno semplice per motivi di sicurezza.
Sono stati riportati i risultati solo per questi partecipanti.
Tra maggio 2021 e maggio 2022, 1.272 pazienti con COVID-19 e ipossia che non ricevevano =ssigeno ( 8, 1% ) o ricevevano solo Ossigeno semplice ( 1.264, 99% ) sono stati assegnati in modo casuale a ricevere le cure abituali più una maggiore dose di corticosteroidi ( 659 pazienti ) rispetto alle sole cure abituali ( 613 pazienti, di cui l'87% ha ricevuto corticosteroidi a basso dosaggio durante il periodo di follow-up ).
Tra i pazienti assegnati in modo casuale, 745 ( 59% ) erano in Asia, 512 ( 40% ) nel Regno Unito e 15 ( 1% ) in Africa.
248 ( 19% ) avevano il diabete e 769 ( 60% ) erano maschi.
Complessivamente, 123 dei 659 pazienti ( 19% ) assegnati a corticosteroidi a dosi più elevate rispetto a 75 dei 613 pazienti ( 12% ) assegnati alle cure abituali sono deceduti entro 28 giorni ( rate ratio, RR=1.59; P=0.0012 ).
C'è stato anche un eccesso di polmonite riportato come dovuto a infezione non-COVID ( 64 casi, 10%, vs 37 casi, 6%; differenza assoluta 3.7% ) e un aumento dell'iperglicemia che ha richiesto un aumento della dose di Insulina ( 142, 22%, vs 87, 14%; differenza assoluta 7.4% ).
Nei pazienti ospedalizzati per COVID-19 con ipossia clinica che non richiedevano Ossigeno o richiedevano solo Ossigeno semplice, i corticosteroidi a dosi più elevate hanno aumentato significativamente il rischio di morte rispetto alle cure abituali, che includevano corticosteroidi a basse dosi.
Lo studio RECOVERY continua a valutare gli effetti dei corticosteroidi a dosi più elevate nei pazienti ospedalizzati con COVID-19 che richiedono ventilazione non-invasiva, ventilazione meccanica invasiva o ossigenazione extracorporea a membrana. ( Xagena2023 )
RECOVERY Collaborative Group 2023; 401: 1499-1507
Inf2023 Med2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Trattamento diretto all'ipossia del carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano
La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...
Ipossia periferica nella sindrome delle gambe senza riposo: malattia di Willis-Ekbom
È stato effettuato uno studio caso-controllo per misurare le pressioni parziali di ossigeno e anidride carbonica ( anche detto biossido...
Carcinoma del pancreas: TH-302, un nuovo farmaco specifico per la ipossia
Uno studio in aperto di fase 2b ha mostrato che la terapia di combinazione sperimentale con il farmaco specifico per...
SHARP1 sopprime le metastasi del cancro al seno triplo negativo, promuovendo la degradazione dei fattori inducibili dall’ipossia
I determinanti molecolari dei comportamenti delle cellule maligne del tumore alla mammella sono solo parzialmente noti. Ricercatori del Dipartimento di...
Il calo della funzione renale aumenta la prevalenza di apnea del sonno e ipossia notturna
L'apnea del sonno è una importante comorbidità nei pazienti con malattia renale cronica e malattia renale allo stadio terminale. Anche se...
Respiro disturbato nel sonno, ipossia e rischio di decadimento cognitivo lieve e demenza in donne anziane
Il respiro disturbato durante il sonno ( caratterizzato da risvegli ricorrenti nel corso del sonno e ipossiemia intermittente ) è...
Terapia della ipertensione polmonare dovuta a malattia polmonare e/o a ipossia
Attualmente non c’è nessuna specifica terapia per l’ipertensione polmonare associata alla broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ) o alle malattie...
Tumori testa-collo, alte concentrazioni di osteopontina predicono la resistenza indotta dall’ipossia alla radioterapia
I tumori caratterizzati da bassa concentrazione di ossigeno ( ipossia ) sono resistenti alla radioterapia. Un farmaco, Nimorazolo, un radiosensibilizzante,...