Aritmie ventricolari indotte sotto sforzo e rischio di morte cardiaca improvvisa nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica
La tachicardia ventricolare non-sostenuta ( TVNS ) nel corso del monitoraggio elettrocardiografico ambulatoriale è associata ad un aumento del rischio di morte cardiaca improvvisa nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica.
Uno studio si è posto l’obiettivo di definire la prevalenza e il significato prognostico delle aritmie ventricolari durante esercizio in questa popolazione di pazienti.
Sono stati studiati 1.380 pazienti con cardiomiopatia; età media 42 anni; per il 62% sesso maschile.
Il periodo osservazionale è stato in media di 54 mesi.
Un totale di 27 pazienti, di età media 40 anni, per la maggior parte ( 81.5% ) di sesso maschile, hanno presentato tachicardia ventricolare non-sostenuta ( n=24 ) o fibrillazione ventricolare ( FV ) ( n=3) durante la prova da sforzo.
Durante il test da sforzo, 13 pazienti ( 54.2% ) hanno presentato più di un run di TVNS ( massimo 5 ) con una frequenza cardiaca media di 221 battiti per minuto ( bpm ).
I pazienti che hanno manifestato tachicardia ventricolare non-sostenuta / fibrillazione ventricolare presentavano un’ipertrofia più grave ( 22.6 versus 19.5 mm; p=0.009 ) e atrio sinistro più largo ( 47.3 versus 43.7 mm; p=0.03 )
Il genere maschile era associato in modo significativo alle aritmie ventricolari ( TVNS e FV ) sotto sforzo ( 81.5% versus 61.5%; p=0.03 ).
Otto pazienti ( 29.6% ) che hanno presentato aritmie ventricolari sono morti o sono incorsi in un evento cardiaco contro 150 ( 11.1% ) di coloro che non avevano manifestato tachicardia ventricolare non-sostenuta / fibrillazione ventricolare sotto sforzo ( p=0.008 ).
I pazienti con aritmie ventricolari hanno presentato un rischio aumentato di 3.73 volte di morte improvvisa / impianto di defibrillatore impiantabile alla dimissione ( p=0.002 ).
La sola tachicardia ventricolare non-sostenuta sotto sforzo era associata a un aumento del rischio di 2.82 volte ( p=0.049 ).
All’analisi multivariata con altri marcatori di rischio, la tachicardia ventricolare non-sostenuta / fibrillazione ventricolare ( ma non la sola TVNS ) era associata in modo indipendente ad un aumentato rischio di morte improvvisa ( defibrillatore cardioverter impiantabile ) ( HR=3.14; p=0.01 ). ( Xagena2009 )
Gimeno JR et al, Eur Heart J 2009; 30: 2599-2605
Cardio2009
Indietro
Altri articoli
Migliore previsione del rischio di cardiomiopatia utilizzando lo strain longitudinale globale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B nei sopravvissuti a tumore infantile esposti a terapia cardiotossica
Sono stati impiegati lo strain longitudinale globale ( GLS ) al basale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di...
Disfunzione sistolica ventricolare sinistra nei pazienti con diagnosi di cardiomiopatia ipertrofica durante l'infanzia: approfondimenti dal registro SHaRe
Lo sviluppo della disfunzione sistolica ventricolare sinistra ( FEVS ) nella cardiomiopatia ipertrofica ( HCM ) è raro ma grave...
Esercizio vigoroso nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica
Non è noto se un esercizio di intensità vigorosa sia associato a un aumento del rischio di aritmie ventricolari nei...
Efficacia e sicurezza di Elamipretide negli individui con miopatia mitocondriale primaria: studio MMPOWER-3
Le miopatie mitocondriali primarie ( PMM ) comprendono un gruppo di malattie genetiche che compromettono la fosforilazione ossidativa mitocondriale, influenzando...
Sicurezza ed efficacia della terapia di sostituzione genica per la miopatia miotubulare legata al cromosoma X: studio ASPIRO
La miopatia miotubulare legata al cromosoma X è una malattia muscolare congenita rara, pericolosa per la vita, osservata principalmente nei...
ROBO2 identificato come nuovo gene di suscettibilità per la cardiomiopatia correlata alle antracicline nei sopravvissuti al tumore infantile
La variabilità interindividuale nell'associazione dose-dipendente tra antracicline e cardiomiopatia ha indicato un ruolo modificante della suscettibilità genetica. Pochi studi hanno...
Camzyos a base di Mavacamten nel trattamento degli adulti per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
Camzyos, il cui principio attivo è Mavacamten, è un medicinale usato negli adulti per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva...
Camzyos a base di Mavacamten, un inibitore della miosina cardiaca, per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sintomatica. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Camzyos ( Mavacamten, 2.5 mg, 5 mg, 10 mg, 15 mg capsule...
Inibizione della miosina mediante Mavacamten nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sottoposti a terapia di riduzione del setto: esiti a 32 settimane
La terapia di riduzione del setto ( SRT ) nei pazienti con sintomi intrattabili da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva ( oHCM...
Zilucoplan nella miopatia necrotizzante immuno-mediata
La miopatia necrotizzante immuno-mediata è una miopatia autoimmune caratterizzata da debolezza muscolare prossimale, elevate concentrazioni di creatina chinasi e autoanticorpi...