Associazione tra miopatia associata all’uso di statine e danno muscolare scheletrico


Molti pazienti in trattamento con statine lamentano dolore muscolare e debolezza, ma non è chiaro in che misura il dolore muscolare rifletta un danno muscolare.

Un gruppo di Ricercatori dell’Università di Berna in Svizzera, ha ottenuto campioni bioptici da muscolo vasto laterale di 83 pazienti.

Dei 44 pazienti con diagnosi clinica di miopatia associata alle statine, 29 erano ancora in trattamento con questi farmaci e 15 avevano interrotto la terapia prima della biopsia ( durata minima dell’interruzione: 3 settimane ).

Nello studio sono stati anche inclusi 19 pazienti in trattamento con statine e senza miopatia, e 20 pazienti che non avevano mai assunto statine e non erano affetti da miopatia.

Il muscolo è stato classificato come danneggiato se almeno il 2% delle fibre muscolari del campione bioptico risultasse danneggiato.

Utilizzando la tecnica della RT-PCR ( reverse transcription-polymerase chain reaction ) sono stati analizzati i livelli di trascrizione di alcuni geni potenzialmente coinvolti nel danno ai miociti.

In 25 pazienti con miopatia ( su 44 ) e in 1 senza miopatia è stato osservato un danno muscolare.

Solo 1 paziente con danno strutturale ha mostrato livelli circolanti di creatina fosfochinasi superiori a 1.950 U/L ( 10 volte superiori al limite massimo di normalità ).

L’espressione del recettore della rianodina di tipo 3 è risultato significativamente up-regolato in pazienti con prove bioptiche di danno muscolare.

In conclusione, la miopatia persistente nei pazienti trattati con statine riflette un danno muscolare strutturale.
La mancanza di livelli elevati di creatin-fosfochinasi non esclude tale danno e la up-regolazione dell’espressione del recettore della rianodina di tipo 3 fa pensare a una perdita di calcio intracellulare. ( Xagena2009 )

Mohaupt MG et al, CMAJ 2009;181: E11-18


Farma2009 Cardio2009 Neuro2009


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