Interleuchina-18 peggiora la cardiomiopatia di Fabry e contribuisce allo sviluppo di ipertrofia ventricolare sinistra nei pazienti con malattia di Fabry con mutazione GLA IVS4+919 G>A
È stata riportata a Taiwan un'alta incidenza della mutazione GLA IVS4+919 G>A in pazienti con malattia di Fabry del fenotipo cardiaco a esordio tardivo.
Rimangono, tuttavia, sconosciuti i biomarcatori adatti o i potenziali surrogati terapeutici per la cardiomiopatia di Fabry in questi pazienti in trattamento di sostituzione enzimatica ( ERT ).
Utilizzando i pazienti con cardiomiopatia di Fabry, portatori della mutazione IVS4+919 G>A, è stato costruito un modello di malattia basato sulle cellule staminali pluripotenti indotte ( iPSC ) per indagare i biomarcatori patogenetici e i potenziali bersagli terapeutici nella cardiomiopatia di Fabry trattata con terapia ERT.
I cardiomiociti differenziati da iPSC derivati da pazienti con cardiomiopatia di Fabry ( FC-iPSC-CM ) portavano la mutazione IVS4+919 G>A che riassumeva le caratteristiche della cardiomiopatia di Fabry, tra cui bassa attività enzimatica di alfa-galattosidasi A, ipertrofia delle cellule, e marcato accumulo di globotriaosilceramide.
L’analisi microarray ha rivelato che l'interleuchina-18 ( IL-18 ), una citochina pleiotropica coinvolta in varie malattie del miocardio, era il marcatore più altamente sovraregolato nei FC-IPSC-CM.
Inoltre, i livelli di IL-18 sono risultati significativamente elevati nei mezzi di coltura di FC-IPSC-CM e nei sieri dei pazienti.
In particolare, i livelli sierici di IL-18 si sono dimostrati altamente paralleli con la progressione dell’ipertrofia ventricolare sinistra nei pazienti con malattia di Fabry trattati con terapia di sostituzione enzimatica.
Infine, utilizzando FC-IPSC-CM come modello in vitro di cardiomiopatia di Fabry, la neutralizzazione di IL-18 con anticorpi specifici combinati con terapia ERT ha sinergicamente ridotto la secrezione di IL-18 e la progressione dell’ipertrofia dei cardiomiociti in FC-IPSC-CM.
In conclusione, i dati hanno dimostrato che l’interleuchina 18 cardiaca e IL-18 circolante sono coinvolte nella patogenesi della cardiomiopatia di Fabry e dell’ipertrofia del ventricolo sinistro.
IL-18 può essere un nuovo marcatore per la valutazione dell'efficacia della terapia enzimatica sostitutiva, e avere come bersaglio IL-18 potrebbe rappresentare una potenziale terapia aggiuntiva in combinazione con la terapia ERT per il trattamento della cardiomiopatia avanzata in pazienti con cardiomiopatia di Fabry con mutazione IVS4+919 G>A. ( Xagena2016 )
Chien Y et al, Oncotarget 2016; Epub ahead of print
MalRar2016 Med2016 Endo2016 Cardio2016
Indietro
Altri articoli
Migliore previsione del rischio di cardiomiopatia utilizzando lo strain longitudinale globale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B nei sopravvissuti a tumore infantile esposti a terapia cardiotossica
Sono stati impiegati lo strain longitudinale globale ( GLS ) al basale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di...
Disfunzione sistolica ventricolare sinistra nei pazienti con diagnosi di cardiomiopatia ipertrofica durante l'infanzia: approfondimenti dal registro SHaRe
Lo sviluppo della disfunzione sistolica ventricolare sinistra ( FEVS ) nella cardiomiopatia ipertrofica ( HCM ) è raro ma grave...
Esercizio vigoroso nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica
Non è noto se un esercizio di intensità vigorosa sia associato a un aumento del rischio di aritmie ventricolari nei...
Efficacia e sicurezza di Elamipretide negli individui con miopatia mitocondriale primaria: studio MMPOWER-3
Le miopatie mitocondriali primarie ( PMM ) comprendono un gruppo di malattie genetiche che compromettono la fosforilazione ossidativa mitocondriale, influenzando...
Sicurezza ed efficacia della terapia di sostituzione genica per la miopatia miotubulare legata al cromosoma X: studio ASPIRO
La miopatia miotubulare legata al cromosoma X è una malattia muscolare congenita rara, pericolosa per la vita, osservata principalmente nei...
ROBO2 identificato come nuovo gene di suscettibilità per la cardiomiopatia correlata alle antracicline nei sopravvissuti al tumore infantile
La variabilità interindividuale nell'associazione dose-dipendente tra antracicline e cardiomiopatia ha indicato un ruolo modificante della suscettibilità genetica. Pochi studi hanno...
Camzyos a base di Mavacamten nel trattamento degli adulti per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
Camzyos, il cui principio attivo è Mavacamten, è un medicinale usato negli adulti per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva...
Camzyos a base di Mavacamten, un inibitore della miosina cardiaca, per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sintomatica. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Camzyos ( Mavacamten, 2.5 mg, 5 mg, 10 mg, 15 mg capsule...
Inibizione della miosina mediante Mavacamten nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sottoposti a terapia di riduzione del setto: esiti a 32 settimane
La terapia di riduzione del setto ( SRT ) nei pazienti con sintomi intrattabili da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva ( oHCM...
Zilucoplan nella miopatia necrotizzante immuno-mediata
La miopatia necrotizzante immuno-mediata è una miopatia autoimmune caratterizzata da debolezza muscolare prossimale, elevate concentrazioni di creatina chinasi e autoanticorpi...