Nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica il grado di disfunzione microvascolare è un predittore indipendente di esito non favorevole
Uno studio di Ricercatori italiani ha valutato l’effetto nel lungo periodo della disfunzione microvascolare nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica.
Un totale di 51 pazienti in classe NHYA I o II sono stati sottoposti a PET ( Tomografia ad Emissione di Positroni) e seguiti per 8,1 +/- 2,1 anni.
Il gruppo controllo era rappresentato da 12 pazienti con dolore toracico atipico.
La risposta al Dipiridamolo è risultata ridotta nei pazienti rispetto ai controlli.
Il 31% (n=16) dei pazienti è andato incontro ad un esito non favorevole ( morte per cause cardiovascolari, progressione alle classi NYHA III o IV, insorgenza di tachiaritmie ventricolari richiedenti l’impianto di un defibrillatore cardioverter ) 2,2-9,1 anni dopo la PET.
I pazienti con il più ridotto flusso miocardico presentavano un rischio relativo di morte per cause cardiovascolari di 9,6 ( p=0.02 ) e di esito non favorevole ( end-point combinato ) di 20,1 ( p=0.003 ) rispetto agli altri pazienti. ( Xagena2003 )
Cecchi F et al, N Engl J Med 2003; 349:1027-1035
Cardio2003
Indietro
Altri articoli
Migliore previsione del rischio di cardiomiopatia utilizzando lo strain longitudinale globale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B nei sopravvissuti a tumore infantile esposti a terapia cardiotossica
Sono stati impiegati lo strain longitudinale globale ( GLS ) al basale e il frammento N-terminale del pro-peptide natriuretico di...
Disfunzione sistolica ventricolare sinistra nei pazienti con diagnosi di cardiomiopatia ipertrofica durante l'infanzia: approfondimenti dal registro SHaRe
Lo sviluppo della disfunzione sistolica ventricolare sinistra ( FEVS ) nella cardiomiopatia ipertrofica ( HCM ) è raro ma grave...
Esercizio vigoroso nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica
Non è noto se un esercizio di intensità vigorosa sia associato a un aumento del rischio di aritmie ventricolari nei...
Efficacia e sicurezza di Elamipretide negli individui con miopatia mitocondriale primaria: studio MMPOWER-3
Le miopatie mitocondriali primarie ( PMM ) comprendono un gruppo di malattie genetiche che compromettono la fosforilazione ossidativa mitocondriale, influenzando...
Sicurezza ed efficacia della terapia di sostituzione genica per la miopatia miotubulare legata al cromosoma X: studio ASPIRO
La miopatia miotubulare legata al cromosoma X è una malattia muscolare congenita rara, pericolosa per la vita, osservata principalmente nei...
ROBO2 identificato come nuovo gene di suscettibilità per la cardiomiopatia correlata alle antracicline nei sopravvissuti al tumore infantile
La variabilità interindividuale nell'associazione dose-dipendente tra antracicline e cardiomiopatia ha indicato un ruolo modificante della suscettibilità genetica. Pochi studi hanno...
Camzyos a base di Mavacamten nel trattamento degli adulti per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva
Camzyos, il cui principio attivo è Mavacamten, è un medicinale usato negli adulti per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva...
Camzyos a base di Mavacamten, un inibitore della miosina cardiaca, per il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sintomatica. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Camzyos ( Mavacamten, 2.5 mg, 5 mg, 10 mg, 15 mg capsule...
Inibizione della miosina mediante Mavacamten nei pazienti con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva sottoposti a terapia di riduzione del setto: esiti a 32 settimane
La terapia di riduzione del setto ( SRT ) nei pazienti con sintomi intrattabili da cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva ( oHCM...
Zilucoplan nella miopatia necrotizzante immuno-mediata
La miopatia necrotizzante immuno-mediata è una miopatia autoimmune caratterizzata da debolezza muscolare prossimale, elevate concentrazioni di creatina chinasi e autoanticorpi...