Esiti migliori nei bambini con neuroblastoma ad alto rischio di nuova diagnosi trattati con chemioimmunoterapia con anticorpo hu14.18K322A


Si è valutato se la combinazione di un anticorpo monoclonale umanizzato anti-disialoganglioside ( hu14.18K322A ) durante la terapia migliori la risposta precoce e gli esiti nei bambini con neuroblastoma ad alto rischio di nuova diagnosi.

È stato condotto uno studio clinico prospettico, a braccio singolo, in tre fasi, di fase II.
Sono stati somministrati 6 cicli di chemioterapia di induzione in concomitanza con l'anticorpo hu14.18K322A, fattore stimolante le colonie di granulociti-macrofagi ( GM-CSF ) e interleuchina-2 ( IL-2 ) a basso dosaggio.
Il regime di consolidamento ha incluso Busulfan e Melfalan.

Quando disponibile, durante il consolidamento è stato somministrato un ciclo aggiuntivo di cellule natural killer con l'anticorpo hu14.18K322A ( n=31 ).
Al termine del consolidamento è stata somministrata la radioterapia. Il trattamento di postconsolidamento ha incluso l'anticorpo hu14.18K322A, fattore GM-CSF, interleuchina IL-2 e Isotretinoina.

La risposta precoce è stata valutata dopo i primi due cicli di terapia di induzione.
Sono state valutate la risposta di fine induzione, la sopravvivenza libera da eventi ( EFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ).

In tutto 64 pazienti hanno ricevuto l'anticorpo hu14.18K322A con chemioterapia di induzione. Questo regime è stato ben tollerato, con narcotici a infusione continua.

Risposte parziali ( PR ) o migliori dopo i primi due cicli di chemioimmunoterapia si sono verificate in 42 dei 63 pazienti valutabili ( 66.7% ).

Il volume del tumore primario è diminuito di una mediana del 75%. I livelli sierici di picco mediano di anticorpo hu14.18K322A nel ciclo 1 sono risultati correlati con la risposta precoce alla terapia ( P=0.0154, test t unilaterale ).
60 pazienti su 62 ( 97% ) hanno presentato una risposta parziale di fine induzione o migliore.
Nessun paziente ha manifestato malattia progressiva durante l'induzione.
La sopravvivenza libera da eventi a 3 anni è stata del 73.7% e la sopravvivenza globale è stata rispettivamente dell'86.0%.

L'aggiunta dell'anticorpo hu14.18K322A alla chemioterapia di induzione ha migliorato le risposte obiettive precoci, ha ridotto significativamente i volumi del tumore nella maggior parte dei pazienti, ha migliorato i tassi di risposta di fine induzione e ha prodotto una incoraggiante sopravvivenza libera da eventi a 3 anni.
Questi risultati, se convalidati in uno studio più ampio, potrebbero cambiare la pratica clinica. ( Xagena2022 )

Furman WL et al, J Clin Oncol 2022; 40: 335-344

Neuro2022 Onco2022 Pedia2022 Farma2022



Indietro

Altri articoli


La prima terapia genica con cellule CAR-T in grado di curare le forme più gravi di neuroblastoma, il tumore solido...


I pazienti con neuroblastoma recidivante ad alto rischio ( rHR-NB ) hanno una prognosi infausta. Si è ipotizzato che gli...


Nel neuroblastoma, la tirosina chinasi del recettore ALK può essere costitutivamente attivata attraverso l'attivazione di mutazioni puntiformi o amplificazione genomica....


La combinazione di Irinotecan ( Campto ), Temozolomide ( Temodal ), Dinutuximab ( Qarziba ) e fattore stimolante le colonie...


L'immunoterapia con l'anticorpo monoclonale chimerico anti-GD2 Dinutuximab, combinata con l'alternanza di GM-CSF ( fattore stimolante le colonie dei granulociti-macrofagi )...


Una analisi dei pazienti nello studio Children’s Oncology Group A3973 ha valutato l'impatto dell’estensione della resezione del tumore primario sulla...


Qarziba è un medicinale antitumorale utilizzato nel trattamento del neuroblastoma, un cancro delle cellule nervose, in pazienti di età superiore...


La chemioterapia ad alte dosi con rescue ( preservazione ) di cellule staminali emopoietiche migliora la sopravvivenza libera da eventi...