Lamotrigina per la neuroprotezione nella sclerosi multipla progressiva secondaria
Il blocco parziale dei canali del sodio voltaggio-dipendenti ha un effetto neuroprotettivo in modelli sperimentali di malattia infiammatoria demielinizzante.
In uno studio di fase 2 è stato valutato se anche il bloccante dei canali del sodio, Lamotrigina ( Lamictal ), fosse neuroprotettivo in pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva.
I pazienti con tale patologia che si sono presentati al National Hospital for Neurology and Neurosurgery o al Royal Free Hospital di Londra ( Regno Unito ) erano idonei per essere inclusi nello studio in doppio cieco e a gruppi paralleli.
Le persone arruolate sono state assegnate in maniera casuale a ricevere Lamotrigina ( dose target 400 mg/giorno ) oppure placebo per 2 anni.
I medici incaricati del trattamento e della valutazione e i pazienti non erano a conoscenza del gruppo di assegnazione.
L’esito primario era il tasso di cambiamento del volume cerebrale parziale ( centrale ) nell’arco di 24 mesi e tutti i pazienti randomizzati sono stati inclusi nell’analisi primaria.
In totale, 120 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale al trattamento ( 87 donne e 33 uomini ): 61 a Lamotrigina e 59 a placebo.
All’analisi per l’endpoint primario hanno preso parte 108 pazienti: 52 nel gruppo Lamotrigina e 56 in quello placebo.
Il cambiamento medio nel volume cerebrale parziale ( centrale ) per anno è stato di -3.18 mL nel gruppo Lamotrigina e di -2.48 mL nel gruppo placebo ( differenza: -0.71 mL; p=0.40 ).
Tuttavia, in un modello esplorativo di analisi, il trattamento con Lamotrigina è sembrato essere associato a una maggior perdita di volume cerebrale parziale ( centrale ) rispetto al placebo nel primo anno ( p=0.04 ) e il volume è aumentato parzialmente dopo interruzione del trattamento ( p=0.04 ).
Il trattamento con Lamotrigina ha ridotto il deterioramento nel test dei 25 passi ( p=0.02 ), ma non ha influenzato altre misure di esito clinico secondario.
Rash e deterioramento di andatura e bilanciamento legato alla dose sono stati osservati più spesso in pazienti del gruppo Lamotrigina che in quelli del gruppo placebo.
In conclusione, l’effetto di Lamotrigina sul volume cerebrale di pazienti con sclerosi multipla secondaria progressiva non è diverso da quello del placebo in un periodo di 24 mesi, ma la Lamotrigina appare causare una perdita precoce di volume che è parzialmente rientrata all’interruzione del trattamento.
I futuri studi di neuroprotezione nella sclerosi multipla dovrebbero includere valutazioni del cambiamento complesso e precoce dei volume in diversi compartimenti del sistema nervoso centrale, gli effetti non legati alla neuro degenerazione, e dovrebbero concentrarsi su malattia infiammatoria più precoce e più intensa. ( Xagena2010 )
Kapoor R et al, Lancet Neurol 2010; 9: 681-8
Neuro2010 Farma2010
Indietro
Altri articoli
L'evidenza non supporta l'uso di Creatina nella neuroprotezione della malattia di Parkinson
La Creatina è un agente antiossidante che ha mostrato effetti neuroprotettivi in modelli animali con malattia di Parkinson. La...
Inefficacia dell’ipotermia per la neuroprotezione nello stato epilettico convulsivo
L'ipotermia indotta aggiunta alla terapia standard non era associata a esiti significativamente migliori a 90 giorni rispetto alla sola cura...
Fenitoina per la neuroprotezione nei pazienti con neurite ottica acuta
La neurite ottica demielinizzante acuta, una caratteristica comune della sclerosi multipla, può danneggiare la visione attraverso la neurodegenerazione nel nervo...
Uso di Magnesio solfato preospedaliero come neuroprotezione per ictus acuto
Il Magnesio solfato è neuroprotettivo in modelli preclinici di ictus e ha mostrato segnali di potenziale efficacia, con un profilo...
Ruolo potenziale di GLP-1 nella neuroprotezione
L'attuale comprensione dei processi neurodegenerativi nelle malattie sporadiche come malattia di Alzheimer, malattia di Parkinson o sclerosi multipla è molto...
Neuroprotezione con vitamina E per la neuropatia da Cisplatino
L'utilizzo della chemioterapia a base di Cisplatino ( Platinex ) è limitato dalla grave neurotossicità periferica riportata in una proporzione...
Ipotermia per la neuroprotezione negli adulti dopo rianimazione cardiopolmonare
È difficile ottenere buoni esiti neurologici dopo un arresto cardiaco. In queste situazioni giocano un ruolo fondamentale gli interventi compiuti...
Neuroprotezione ed immunomodulazione con le cellule staminali mesenchimali nell’encefalomielite autoimmune sperimentale cronica
Ricercatori israeliani hanno verificato il potenziale terapeutico delle cellule stromali mesenchimali in un modello cronico di encefalomielite autoimmune sperimentale (...
Encefalomielite autoimmune sperimentale altera la neuroprotezione mediata dagli endocannabinoidi
L’ischemia cerebrale focale ed il danno cerebrale traumatico inducano un aumento della morte cellulare per diffusione di mediatori ad azione...