Associazione tra sonno e pressione sanguigna


Studi epidemiologici hanno descritto un’associazione tra breve durata del sonno riferita dai pazienti e alta pressione sanguigna.

L’obiettivo dei Ricercatori dell’University of Chicago negli Stati Uniti è stato quello di esaminare le associazioni cross-sezionali e longitudinali tra durata del sonno misurata con metodi oggettivi e pressione sanguigna.

In questo studio ancillare allo studio di coorte Coronary Artery Risk Development in Young Adults ( CARDIA ), è stata misurata la pressione sanguigna nel 2000 e 2001 e nel 2005 e 2006 a 578 afro-americani e bianchi, di età compresa tra 33 e 45 anni al basale.

Il sonno è stato misurato con actigrafia da polso per 3 giorni consecutivi tra il 2003 e il 2005.

Le principali misure di esito erano la pressione sistolica e quella diastolica, il cambiamento dei valori di pressione sanguigna nell’arco di 5 anni e l’ipertensione incidente.

Dopo l’esclusione dei pazienti in trattamento con farmaci antipertensivi e aggiustamento per età, razza e sesso, una minore durata del sonno e un più basso mantenimento del sonno si sono rivelati predittori significativi di livelli più alti di pressione sanguigna sistolica e diastolica, cross-sezionale, e di cambiamenti negativi negli stessi livelli dopo 5 anni ( tutti P
Una durata del sonno più breve è risultata anche significativamente predittiva di un aumento del rischio di ipertensione incidente ( odds ratio, OR=1.37 ).

Aggiustamenti per 16 ulteriori covariate, incluso il russare e la sonnolenza diurna, hanno attenuato leggermente le associazioni tra sonno e pressione sanguigna.

In conclusione, una ridotta durata del sonno, il consolidamento di livelli più alti di pressione sanguigna e cambiamenti negativi nella pressione sanguigna suggeriscono la necessità di studi per valutare se gli interventi per ottimizzare il sonno siano in grado di ridurre la pressione sanguigna. ( Xagena2009 )

Knutson KL et al, Arch Intern Med 2009;169: 1055-1061


Cardio2009 Neuro2009



Indietro

Altri articoli

Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...


I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...


I disturbi del sonno sono comuni dopo il ricovero ospedaliero sia per COVID-19 che per altre cause. Le associazioni cliniche...


I disturbi respiratori del sonno ( SDB ) sono stati correlati alla deposizione di amiloide e a un aumento del...



I pazienti affetti da prurigo nodularis presentano noduli multipli pruriginosi, qualità di vita compromessa e privazione del sonno. Questi pazienti...


Sebbene l'American Academy of Sleep Medicine ( AASM ) suggerisca almeno 9 ore di sonno al giorno per i bambini...


La frammentazione del sonno indotta da risvegli ripetitivi è un segno distintivo dell'apnea ostruttiva del sonno ( OSA ). La...


Uno studio ha evidenziato una associazione indipendente tra apnea ostruttiva del sonno ( OSA ) e presenza e burden di...


Sebbene le linee guida pediatriche abbiano delineato soglie aggiornate per la pressione arteriosa elevata ( eBP ) nei giovani e...