Carenza di sonno e uso di farmaci ipnotici da parte degli astronauti prima, durante e dopo il volo spaziale
La privazione del sonno e la stanchezza sono lamentele soggettive comuni tra gli astronauti.
Precedenti studi sul sonno e sul consumo di farmaci ipnotici nello spazio si sono limitati a dati soggettivi da indagini post-volo o da dati oggettivi in volo raccolti da un piccolo numero di membri dell'equipaggio.
Sono stati caratterizzati modelli rappresentativi di sonno degli astronauti in missioni di volo spaziale di breve durata e di lunga durata.
Per questo studio osservazionale sono stati reclutati membri dell'equipaggio assegnati ai voli navetta dello Space Shuttle con esperimenti in volo tra il 2001 e il 2011, o assegnati alle spedizioni nella Stazione Spaziale Internazionale ( ISS ) tra il 2006 e il 2011.
Sono stati valutati i tempi di sonno-veglia oggettivamente mediante actigrafia al polso, e le caratteristiche soggettive del sonno e l’uso di farmaci ipnotici mediante diari, in volo e durante gli intervalli sulla Terra di raccolta dei dati: per 2 settimane circa 3 mesi prima del lancio, per 11 giorni prima del lancio fino al giorno del lancio, e per 7 giorni al ritorno sulla Terra.
Sono stati raccolti dati da 64 astronauti in missioni spaziali Shuttle 80 ( 26 voli, 1.063 giorni in volo ) e 21 astronauti in 13 missioni ISS ( 3.248 giorni in volo ), con i dati sulla Terra di tutti gli astronauti ( 4.014 giorni ).
I membri dell'equipaggio hanno tentato di ottenere e hanno ottenuto molto meno sonno per notte, come stimato dalla actigrafia, durante le missioni dello Space Shuttle ( 7.35 ore di tentativi, 5.96 ore ottenute ), negli 11 giorni prima del volo spaziale ( 7.35 ore e 6.04 ore ) e circa 3 mesi prima del volo spaziale ( 7.40 ore e 6.29 ore ) rispetto alla prima settimana post-missione ( 8.01 ore e 6.74 ore; P minore di 0.0001 per entrambe le misure ).
I membri dell'equipaggio in missione ISS hanno ottenuto molto meno sonno durante i voli spaziali ( 6.09 ore ), negli 11 giorni prima del volo spaziale ( 5.86 ore ) e durante l'intervallo di 2 settimane in programma 3 mesi prima del volo spaziale ( 6.41 ore ) rispetto alla prima settimana post-missione ( 6.95 ore; P minore di 0.0001 ).
61 dei 78 membri dell'equipaggio delle missioni Shuttle ( 78% ) hanno riferito di aver assunto una dose di farmaco per favorire il sonno durante 500 notti su 963 ( 52% ); 12 membri dell'equipaggio della ISS su 16 ( 75% ) hanno riportato l'uso di farmaci per favorire il sonno.
La carenza di sonno negli astronauti è stata diffusa non solo durante le missioni Space Shuttle e ISS, ma anche per tutto l’intervallo di tempo di 3 mesi di formazione pre-volo.
Nonostante la riduzione cronica del sonno, l’uso di farmaci per la promozione del sonno è stato comune durante i voli spaziali.
Poiché la perdita di sonno cronica porta a cali nelle prestazioni, i risultati sottolineano la necessità di sviluppare contromisure efficaci per promuovere il sonno. ( Xagena2014 )
Barger LK et al, Lancet 2014;13:904-912
Neuro2014 Farma2014
Indietro
Altri articoli
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Modelli di sonno e rischio di ictus acuto: studio INTERSTROKE
I sintomi dei disturbi del sonno sono comuni e possono rappresentare importanti fattori di rischio modificabili di ictus. È stata...
Effetti dei disturbi del sonno sulla dispnea e sulla compromissione della funzionalità polmonare in seguito al ricovero ospedaliero dovuto a COVID-19
I disturbi del sonno sono comuni dopo il ricovero ospedaliero sia per COVID-19 che per altre cause. Le associazioni cliniche...
Associazione tra disturbi respiratori del sonno e atrofia del lobo temporale mediale negli anziani cognitivamente intatti positivi per amiloide
I disturbi respiratori del sonno ( SDB ) sono stati correlati alla deposizione di amiloide e a un aumento del...
Manifestazioni neuropsichiatriche e disturbi del sonno con la terapia antiretrovirale a base di Dolutegravir rispetto allo standard di cura nei bambini e negli adolescenti: analisi secondaria dello studio ODYSSEY
Studi di coorte condotti su adulti con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno dimostrato che Dolutegravir (...
Efficacia di Nemolizumab nella prurigo nodularis: insorgenza d'azione su prurito e disturbi del sonno
I pazienti affetti da prurigo nodularis presentano noduli multipli pruriginosi, qualità di vita compromessa e privazione del sonno. Questi pazienti...
Effetti della durata del sonno sullo sviluppo neurocognitivo nei giovani adolescenti
Sebbene l'American Academy of Sleep Medicine ( AASM ) suggerisca almeno 9 ore di sonno al giorno per i bambini...
Associazione tra risvegli durante il sonno e ipertensione tra i pazienti con apnea ostruttiva del sonno
La frammentazione del sonno indotta da risvegli ripetitivi è un segno distintivo dell'apnea ostruttiva del sonno ( OSA ). La...
Rischio di sindrome coronarica acuta: l'apnea ostruttiva del sonno associata a presenza di placche coronariche
Uno studio ha evidenziato una associazione indipendente tra apnea ostruttiva del sonno ( OSA ) e presenza e burden di...
Associazione di apnea ostruttiva del sonno pediatrica con pressione elevata e ipertensione ortostatica nell'adolescenza
Sebbene le linee guida pediatriche abbiano delineato soglie aggiornate per la pressione arteriosa elevata ( eBP ) nei giovani e...