Studio REVEAL: nessun ruolo per la Eritropoietina nel infarto miocardico


Un unico bolo endovenoso urgente di Epoetina alfa ( Epogen, Eprex, Procrit ) nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST ( STEMI ) che sono stati riperfusi con successo mediante intervento coronarico percutaneo ( PCI ), non diminuisce l'area infartuale, ma aumenta il rischio di infarto, di trombosi dello stent, e di mortalità.

Al primo esame di risonanza magnetica cardiaca l’estensione dell'infarto rappresentava il 15.8% della massa ventricolare sinistra nei pazienti trattati con Epoetina con 4 ore di impianto di stent versus il 15% ( P=0.67 ) nel gruppo controllo.
In un’analisi di sicurezza, 5 pazienti nel braccio Epoetina ( n=125 ) hanno raggiunto l'endpoint composito di morte, infarto miocardico, ictus o trombosi dello stent contro nessuno dei 97 pazienti nel braccio di controllo.

Nel secondo esame alla risonanza magnetica cardiaca la dimensione dell'infarto è risultata pari al 10.6% della massa ventricolare sinistra nel gruppo Epoetina alfa (n = 124) contro il 10.4% nel gruppo controllo ( P= 0.89 ).

In un’analisi prespecificata degli esiti nei pazienti di età uguale o superiore a 70 anni, le scansioni di risonanza magnetica cardiaca, effettuate durante la prima settimana dopo l’impianto di stent, hanno rivelato infarti significativamente più grandi nei pazienti trattati con Epoetina rispetto ai controlli ( 19.9% versus 11.7% nei controlli; P=0.03 ).

Lo studio multicentrico REVEAL ha arruolato 222 pazienti con infarto STEMI che sono stati trattati con successo con PCI per riperfusione primaria o di soccorso.
Un totale di 123 sono stati randomizzati a Epoetina alfa e 99 hanno ricevuto placebo.
Tutti i pazienti hanno ricevuto l’iniezione entro 4 ore dall’intervento PCI.

Un totale di 138 pazienti sono stati inclusi nell'analisi di efficacia ( 68 nel gruppo Epoetina alfa )
.
L’endpoint principale era rappresentato dalla misurazione dell’area infartuale come percentuale della massa ventricolare sinistra misurata mediante risonanza magnetica cardiaca a 2-6 giorni dopo la procedura e ancora 12 settimane dopo l’impianto di stent. ( Xagena2011 )

Fonte: Journal of American Medical Association, 2011


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