Immunoterapia per il cancro della vescica avanzato: l’espressione di PD-L1 è correlata alla risposta ad Atezolizumab, un anticorpo monoclonale diretto contro PD-L1
I primi risultati di uno studio pilota di fase II, IMvigor 210, che ha valutato l’immunoterapico Atezolizumab ( farmaco anti-PDL1; MPDL3280A ) nelle persone con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico ( MUC ) hanno mostrato che i tumori si riducono dopo trattamento con Atezolizumab ( tasso di risposta obiettiva, ORR ) nel 27% dei pazienti con carcinoma uroteliale metastatico con livelli medi e alti di espressione PD-L1 e nei quali la malattia era peggiorata dopo il trattamento iniziale.
Il 92% delle persone che ha risposto ad Atezolizumab ha mantenuto la risposta anche successivamente (al momento in cui sono stati valutati i risultati ).
La durata mediana della risposta non è stata ancora raggiunta.
Gli eventi avversi sono stati in linea con quelli osservati in precedenti studi.
IMvigor 210 è uno studio di fase II multicentrico, a braccio singolo, in aperto, che ha valutato la sicurezza e l'efficacia di Atezolizumab nelle persone con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico, indipendentemente dall’espressione PD-L1.
I pazienti sono stati arruolati in una di due coorti. La coorte 1 era costituita da persone che non avevano ricevuto alcuna precedente terapia per il carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico, ma che non erano idonei alla terapia di prima linea a base di Cisplatino; i risultati per questa coorte non sono ancora maturi.
La coorte 2 ha incluso persone la cui malattia era progredita durante o dopo un precedente trattamento con un regime chemioterapico a base di Platino.
Le persone hanno ricevuto una dose di 1200 mg per via endovenosa di Atezolizumab il primo giorno di cicli di 21 giorni, fino alla progressione della malattia ( coorte 1 ) o alla perdita di beneficio clinico ( coorte 2 ).
L'endpoint primario dello studio era il tasso di risposta obiettiva ( ORR ). Gli endpoint secondari comprendevano durata della risposta ( DOR ), sopravvivenza globale ( OS ), sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e sicurezza.
Le persone sono state selezionate in base alla istologia, alle precedenti linee di terapia e all’espressione PD-L1 sulle cellule immunitarie infiltranti il tumore ( IC ), usando un test immunoistochimico ( IHC ) sviluppato da Roche Diagnostics.
Oltre a IMvigor 210, Roche ha un studio fase III, randomizzato, in corso, IMvigor 211, che sta confrontando Atezolizumab con la chemioterapia standard in persone che presentano un carcinoma uroteliale metastatico, che è peggiorato dopo il trattamento iniziale.
Anche in questo studio viene determinato lo stato PD-L1.
Il tumore uroteliale metastatico è associato a una prognosi sfavorevole e a limitate opzioni di trattamento. E’una malattia che non ha visto grandi progressi per quasi 30 anni.
Il cancro uroteliale è il nono tumore più comune in tutto il mondo, con 430.000 nuovi casi diagnosticati nel 2012, con circa 145.000 decessi a livello globale ogni anno.
Gli uomini hanno una probabilità tre volte maggiore di soffrire di cancro uroteliale rispetto alle donne; l’incidenza di questo tumore è anche tre volte più elevata nei Paesi sviluppati che nei Paesi meno sviluppati.
Atezolizumab è un anticorpo monoclonale progettato per interferire con una proteina chiamata PD-L1.
Atezolizumab ha come bersaglio la proteina PD-L1 espressa sulle cellule tumorali e sulle cellule immunitarie infiltranti il tumore, impedendo a PD-L1 di legarsi a PD-1 e a B7.1 sulla superficie delle cellule T.
Inibendo PD-L1, Atezolizumab consente l'attivazione delle cellule T.
Tutti gli studi riguardanti Atezolizumab comprendono la valutazione dell’espressione di PD-L1 mediante un test immunoistochimico che utilizza l’anticorpo SP142 per misurare l'espressione di PD-L1 sia sulle cellule tumorali sia sulle cellule immunitarie infiltranti il tumore.
PD-L1 potrebbe rivelarsi un biomarcatore in grado di identificare le persone con maggiori probabilità di trarre beneficio dal trattamento con Atezolizumab, da solo o in combinazione con un altro farmaco. ( Xagena2015 )
Fonte: Roche 2015
Uro2015 Onco2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Correlazioni tra tasso di risposta e sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza globale negli studi di immunoterapia per il tumore al polmone metastatico non-a-piccole cellule
I cambiamenti radiografici potrebbero non catturare completamente gli effetti del trattamento degli inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ). Sono state...
Crenigacestat, un inibitore della gamma-secretasi, in combinazione con l'immunoterapia con CAR-T diretta all'antigene BCMA nel mieloma multiplo recidivante o refrattario
Gli inibitori della gamma-secretasi ( GSI ) aumentano la densità dell'antigene di maturazione delle cellule B ( BCMA ) sulle...
Immunoterapia anti-TIGIT e anti- PD-L1 nel cancro al polmone non-a-piccole cellule e nel cancro esofageo
Uno studio di fase 1 ha trovato che il trattamento combinato con un farmaco sperimentale anti-TIGIT più un inibitore di...
Immunoterapia a base di Nivolumab associato a Brentuximab vedotin, un anticorpo monoclonale anti-CD30, nei pazienti recidivanti con linfoma di Hodgkin classico già sottoposti a trapianto autologo
In alcuni pazienti il linfoma di Hodgkin può non-rispondere al trattamento iniziale o ripresentarsi dopo un’apparente risposta poco tempo dopo...
Immunoterapia orale per l'allergia alle arachidi nei bambini di età compresa tra 1 e meno di 4 anni
L’allergia alle arachidi è un'allergia infantile comune e l'unico trattamento approvato per i bambini dai 4 ai 17 anni di...
Associazione della valutazione basata sull'apprendimento automatico dei linfociti infiltranti il tumore su immagini istologiche standard con gli esiti dell'immunoterapia nei pazienti con cancro polmonare non-a-piccole cellule
Attualmente, i biomarcatori predittivi per la risposta alla terapia con inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) nel carcinoma polmonare...
Immunoterapia oncologica: Opdivo a base di Nivolumab
Opdivo, il cui principio attivo è Nivolumab, è un medicinale antitumorale usato per il trattamento delle seguenti affezioni: melanoma, un...
Immunoterapia o chemioimmunoterapia negli anziani con tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato
L'inibitore del checkpoint immunitario ( ICI ) più il trattamento di combinazione con chemioterapia ( inibitore del checkpoint immunitario -...
Progressi e prospettive della terapia mirata e dell'immunoterapia per il carcinoma uracale
Il carcinoma uracale ( UrC ) è una malattia rara e aggressiva. La chemioterapia sistemica mostra un'efficacia limitata nei pazienti...
Belzutifan più Cabozantinib nei pazienti con carcinoma renale a cellule chiare avanzato precedentemente trattati con immunoterapia
Sono disponibili poche opzioni terapeutiche per i pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato che hanno ricevuto una precedente immunoterapia...