Irradiazione esterna con o senza terapia di soppressione androgenica a lungo termine per il carcinoma della prostata con alto rischio di metastasi
Uno studio randomizzato di fase 3, in aperto, ha valutato i benefici dell'aggiunta di terapia di soppressione androgenica a lungo termine con un agonista dell'ormone di rilascio dell'ormone luteinizzante ( LHRH ), all'irradiazione esterna in pazienti con carcinoma della prostata ad alto rischio di metastasi.
Sono stati riportati i risultati a 10 anni.
I pazienti adatti all'arruolamento in questo studio avevano un'età inferiore a 80 anni e una nuova diagnosi con conferma istologica di adenocarcinoma prostatico T1-2 con grado istologico WHO ( Organizzazione Mondiale della Sanità ) 3 o adenocarcinoma prostatico T3-4 di qualsiasi grado istologico e un performance status WHO di 0-2.
I pazienti sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a ricevere radioterapia da sola o radioterapia più soppressione androgenica immediata.
Le persone che hanno preso parte allo studio sono state sottoposte a irradiazione esterna una volta al giorno per 5 giorni a settimana per 7 settimane per un totale di 50 Gy alla regione pelvica, con altri 20 Gy a prostata e vescicole seminali.
L'agonista di LHRH, Goserelin acetato ( Zoladex ) ( 3.6 mg per via sottocutanea ogni 4 settimane ), è stato iniziato il primo giorno di irradiazione e continuato per 3 anni; Ciproterone acetato ( Androcur ) ( 50 mg per via orale 3 volte al giorno ) è stato somministrato per 1 mese a partire dalla settimana precedente rispetto alla prima iniezione di Goserelin.
L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da malattia e le analisi sono state per intention-to-treat.
Nel periodo 1987-1995, 415 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale ai gruppi di trattamento e sono stati inclusi nell'analisi ( 208 solo radioterapia, 207 trattamento combinato ).
Il follow-up mediano è stato di 9.1 anni ( intervallo interquartile 5.1-12.6 ).
A 10 anni, è stata osservata una sopravvivenza libera da malattia di 22.7% nel gruppo solo radioterapia e 47.7% nel gruppo trattamento combinato ( hazard ratio [ HR ] 0.42, p inferiore a 0.0001 ), mentre la sopravvivenza generale è stata del 39.8% nel gruppo solo radioterapia e del 58.1% in quello trattamento di combinazione ( HR=0.60, p=0.0004 ) e la mortalità correlata a tumore della prostata è stata pari al 30.4% e 10.3%, rispettivamente ( HR=0.38, p inferiore a 0.0001 ).
Non è emersa una differenza significativa nella mortalità cardiovascolare tra i gruppi di trattamento sia nei pazienti che avevano problemi cardiovascolari all'arruolamento ( 8 su 53 pazienti nel gruppo trattamento combinato hanno mostrato una causa di morte cardiovascolare vs 11 su 63 nel gruppo radioterapia; p=0.60 ) sia in pazienti liberi da tali disturbi ( 14 su 154 vs 6 su 145; p=0.25 ).
Nei pazienti del gruppo trattamento combinato si sono verificate 2 fratture.
In conclusione, nei pazienti con tumore della prostata ad alto rischio di metastasi, la terapia immediata di soppressione androgenica con un agonista LHRH somministrato durante e per i 3 anni successivi migliora la sopravvivenza libera da malattia e quella generale a 10 anni senza aumentare la tossicità cardiovascolare tardiva. ( Xagena2010 )
Bolla M et al, Lancet Oncol 2010; 11: 1066-1073
Onco2010 Uro2010 Farma2010
Indietro
Altri articoli
Busulfan più Ciclofosfamide versus irradiazione total body più Ciclofosfamide per adulti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Rimane controverso se i regimi a base di Busulfan ( Busilvex ) rispetto a quelli basati su irradiazione corporea totale...
Bevacizumab e reirradiazione concomitanti rispetto al solo Bevacizumab come trattamento per il glioblastoma ricorrente: studio NRG Oncology/RTOG1205
Si è valutato se la reirradiazione ( re-RT ) e Bevacizumab ( Avastin ) concomitante siano in grado di migliorare...
Esiti di neonati e bambini piccoli con medulloblastoma recidivato dopo l'irradiazione craniospinale iniziale con approcci risparmiatori
Il medulloblastoma infantile e della prima infanzia ( iMB ) viene solitamente trattato senza irradiazione craniospinale ( CSI ) per...
Chirurgia conservativa del seno con o senza irradiazione del tumore mammario in fase iniziale
Sono disponibili prove limitate di livello 1 sull'omissione della radioterapia dopo chirurgia conservativa del seno nelle donne anziane tumore mammario...
Risultati estetici ed effetti collaterali dell'irradiazione parziale accelerata del seno rispetto all'irradiazione dell'intero seno per il carcinoma mammario invasivo a basso rischio: studio IRMA
I risultati in termini di effetti collaterali variano tra gli studi pubblicati sull'irradiazione accelerata parziale del seno ( APBI )....
Effetto dell'irradiazione elettiva dei linfonodi mammari interni sulla sopravvivenza libera da malattia nelle donne con tumore al seno con linfonodi positivi
Il beneficio dell'irradiazione del linfonodo mammario interno ( IMNI ) per gli esiti del trattamento nel tumore mammario linfonodo-positivo è...
L'impatto della terapia intensificata diretta sul sistema nervoso centrale sugli esiti neurocognitivi nei sopravvissuti alla leucemia linfoblastica acuta infantile trattata senza irradiazione cranica
I risultati del St Jude Total Therapy Study 16 ( Total 16 ) hanno mostrato che l'intensificazione precoce della tripla...
Irradiazione craniospinale con protoni rispetto a radioterapia fotonica dei campi coinvolti per i pazienti con metastasi leptomeningee di tumore solido
La radioterapia fotonica del campo coinvolto ( IFRT ) è la radioterapia standard per i pazienti con metastasi leptomeningee (...
Irradiazione elettiva della parte superiore del collo rispetto a quella dell'intero collo non-coinvolto nei pazienti con carcinoma rinofaringeo
Si è valutato se l'irradiazione elettiva ipsilaterale della parte superiore del collo ( UNI ) risparmiando la parte inferiore del...
Irradiazione dei linfonodi della catena mammaria interna nelle pazienti con carcinoma alla mammella in fase iniziale con linfonodo positivo: risultati a 15 anni dal Danish Breast Cancer Group Internal Mammary Node Study
Lo studio Danish Breast Cancer Group Internal Mammary Node ha dimostrato un miglioramento della sopravvivenza globale ( OS ) a...