Lenalidomide combinata con R-CHOP supera l’impatto prognostico negativo del fenotipo delle cellule B del centro non-germinativo nel linfoma diffuso a grandi cellule B di nuova diagnosi


Lenalidomide ( Revlimid ) ha una significativa attività come agente singolo nel linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) recidivato.
Si è dimostrato che la Lenalidomide può essere combinata in modo sicuro con R-CHOP ( Rituximab più Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone ); questa nuova combinazione è conosciuta come R2CHOP.

È stata valutata l'efficacia della nuova combinazione R2CHOP nel linfoma diffuso a grandi cellule B di nuova diagnosi.

I pazienti eleggibili erano adulti con nuova diagnosi di linfoma diffuso a grandi cellule B CD20+ non-trattato in stadio II-IV.

I pazienti hanno ricevuto Lenalidomide 25 mg al giorno per via orale nei giorni da 1 a 10 con R-CHOP a dose standard ogni 21 giorni per 6 cicli.
Tutti i pazienti hanno ricevuto Pegfilgrastim ( Neulasta ) al giorno 2 di ogni ciclo e profilassi con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) per tutto il periodo.

Il sottotipo molecolare di linfoma diffuso a grandi cellule B è stato determinato mediante tecniche di immunoistochimica e classificato come cellule B del centro germinativo ( GCB ) versus cellule B del centro non-germinativo ( non-GCB ) nei pazienti R2CHOP e in 87 pazienti di controllo con linfoma diffuso a grandi cellule B dal Lymphoma Database che sono stati trattati con R-CHOP tradizionale.

In tutto, sono stati arruolati 64 pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B e 60 erano valutabili per la risposta.

Il tasso di risposta globale è stato del 98% ( 59 su 60 ) con 80% ( 48 su 60 ) che ha raggiunto una risposta completa.

I tassi di sopravvivenza libera da eventi e sopravvivenza globale a 24 mesi sono stati, rispettivamente, del 59% e del 78%.

Nei pazienti R-CHOP, la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale a 24 mesi sono state 28% versus 64% ( P minore di 0.001 ) e 46% versus 78% ( P minore di 0.001 ) nel linfoma diffuso a grandi cellule B non-GCB rispetto a linfoma diffuso a grandi cellule B GCB, rispettivamente.

Per contro, non vi è stata alcuna differenza nella sopravvivenza libera da progressione o sopravvivenza globale a 24 mesi per i pazienti trattati con R2CHOP sulla base del sottotipo non-GCB e GCB ( 60% vs 59%, P=0.83; 83% vs 75%, P=0.61 a 2 anni, rispettivamente ).
In conclusione, R2CHOP presenta efficacia promettente nel linfoma diffuso a grandi cellule B.
L'aggiunta di Lenalidomide sembra mitigare un impatto negativo del fenotipo non-GCB sull'esito del paziente. ( Xagena2015 )

Nowakowski GS et al, J Clin Oncol 2015;33:251-257

Emo2015 Onco2015 Farma2015


Indietro

Altri articoli


Lo studio di fase 2 di Total Therapy ( TT ) IIIB ha incorporato Bortezomib ( Velcade )nel trapianto tandem...


Nello studio di fase 3 MCL0208 della Fondazione Italiana Linfomi, il mantenimento con Lenalidomide ( Revlimid ) dopo trapianto autologo...


Il trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) nei pazienti anziani è impegnativo, soprattutto per coloro...


La Lenalidomide ( Revlimid ) è una componente efficace della terapia di induzione e di mantenimento per il mieloma multiplo,...


I pazienti con mieloma multiplo ( MM ) trattati con Lenalidomide ( Revlimid ) raramente sviluppano una leucemia linfoblastica acuta...


Il linfoma mantellare ( MCL ) è un tumore maligno ematologico raro e incurabile con una presentazione e un decorso...


La chemioimmunoterapia per i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) di nuova diagnosi è sostanzialmente...


Lo studio multicentrico di fase II OPTIMUM ( MUKnine ) ha studiato Daratumumab ( Dara ), Ciclofosfamide ( C )...


Ciltacabtagene autoleucel ( Cilta-cel; Carvykti ), una terapia con cellule CAR-T diretta contro l'antigene di maturazione delle cellule B (...