Pembrolizumab più Lenvatinib come terapia di prima linea per il carcinoma renale avanzato non-a-cellule chiare: studio KEYNOTE-B61
Le combinazioni basate sull’immunoterapia che includono Pembrolizumab ( Keytruda ) più Lenvatinib ( Lenvima ) rappresentano lo standard di cura per i pazienti con carcinoma a cellule renali a cellule chiare di prima linea, ma queste combinazioni non sono ben caratterizzate nel carcinoma a cellule renali non-a-cellule chiare.
Lo scopo dello studio KEYNOTE-B61 è stato quello di valutare l'attività e la sicurezza di Pembrolizumab più Lenvatinib come trattamento di prima linea per i pazienti con carcinoma renale non-a-cellule chiare avanzato.
KEYNOTE-B61 è uno studio di fase 2 a braccio singolo condotto in 48 centri ( ospedali e centri oncologici ) in 14 Paesi ( Australia, Canada, Francia, Ungheria, Irlanda, Italia, Polonia, Corea del Sud, Russia, Spagna, Turchia, Ucraina, Regno Unito e Stati Uniti ).
Erano idonei all'arruolamento i pazienti adulti di età maggiore o uguale a 18 anni con carcinoma renale non-a-cellule chiare di stadio IV, precedentemente non-trattato, e un performance status Karnofsky pari o superiore al 70%.
Tutti i pazienti arruolati hanno ricevuto Pembrolizumab 400 mg per via endovenosa ogni 6 settimane per un massimo di 18 cicli ( 2 anni ) più Lenvatinib 20 mg per via orale una volta al giorno o fino a progressione della malattia, tossicità inaccettabile o astinenza; Lenvatinib poteva essere continuato oltre i 2 anni.
L'endpoint primario era la percentuale di pazienti con una risposta obiettiva confermata secondo i criteri RECIST versione 1.1 valutati da una revisione centrale indipendente.
L'attività e la sicurezza sono state analizzate in tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una dose del trattamento in studio ( popolazione trattata ).
Tra febbraio 2021 e gennaio 2022 sono stati sottoposti a screening 215 pazienti; 158 sono stati arruolati e hanno ricevuto il trattamento. L'età mediana al basale era di 60 anni, 112 su 158 pazienti ( 71% ) erano maschi, 46 ( 29% ) erano femmine, 128 ( 81% ) erano bianchi, 12 ( 8% ) erano asiatici, 3 ( 2% ) erano neri o afroamericani e per 15 ( 9% ) mancavano dati sull’etnia.
Al momento del cut-off dei dati nel novembre 2022, il follow-up mediano dello studio era di 14.9 mesi. 78 pazienti su 158 hanno avuto una risposta obiettiva confermata ( 49% ), inclusi 9 pazienti ( 6% ) con una risposta completa confermata e 69 ( 44% ) con una risposta parziale confermata.
Eventi avversi correlati al trattamento di grado 3-4 si sono verificati in 81 su 158 pazienti ( 51% ), i più comuni dei quali sono stati: ipertensione ( 37 su 158, 23% ), proteinuria ( 7, 4% ) e stomatite ( 6, 4% ).
Eventi avversi gravi correlati al trattamento si sono verificati in 31 pazienti su 158 ( 20% ). 8 pazienti ( 5% ) sono morti a causa di eventi avversi, nessuno dei quali è stato considerato correlato al trattamento dai ricercatori ( 1 ciascuno per insufficienza cardiaca, peritonite, polmonite, sepsi, evento cerebrovascolare, suicidio, pneumotorace ed embolia polmonare ).
Pembrolizumab più Lenvatinib ha un’attività antitumorale duratura nei pazienti con carcinoma renale non-a-cellule chiare, avanzato, precedentemente non-trattato, con un profilo di sicurezza coerente con quello di studi precedenti.
I risultati dello studio KEYNOTE-B61 supportano l’uso di Pembrolizumab più Lenvatinib come opzione di trattamento di prima linea per questi pazienti. ( Xagena2023 )
Albiges L et al, Lancet Oncology 2023; 24: 881-891
Nefro2023 Uro2023 Onco2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Lenvatinib combinato con chemioembolizzazione transarteriosa come trattamento di prima linea per il tumore epatocellulare avanzato: studio LAUNCH
Lenvatinib ( LEN; Lenvima ) è una terapia di prima linea per i pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato ( HCC...
Lenvatinib più Pembrolizumab per il melanoma con progressione confermata con un inibitore PD-1 o PD-L1 somministrati in monoterapia o in combinazione: studio LEAP-004
Sono necessari trattamenti efficaci per il melanoma che progredisce con gli inibitori PD-1 o PD-L1. È stato condotto lo studio...
Lenvatinib e Pembrolizumab nel carcinoma dell'endometrio avanzato: studio 111/KEYNOTE-146, aggiornamento su efficacia e sicurezza a lungo termine
Lo studio di fase Ib/II in aperto 111/KEYNOTE-146 di Lenvatinib ( Lenvima ) 20 mg al giorno più Pembrolizumab (...
Lenvatinib più Pembrolizumab nel cancro dell'endometrio avanzato, precedentemente trattato: efficacia e sicurezza aggiornate dallo studio 309/KEYNOTE-775
E' stata riportata l'analisi prespecificata finale per la sopravvivenza globale ( OS ), insieme alla sopravvivenza libera da progressione (...
Rapporto rischio-beneficio non-positivo con la combinazione Lenvatinib più Pembrolizumab nel carcinoma uroteliale avanzato
I risultati di uno studio hanno dimostrato che Lenvatinib ( Lenvima ) più Pembrolizumab ( Keytruda ) non hanno dimostrato...
Esiti di qualità di vita relativa alla salute nei pazienti con carcinoma a cellule renali avanzato trattati con Lenvatinib più Pembrolizumab o Everolimus rispetto a Sunitinib: studio CLEAR
I risultati dello studio di fase 3 CLEAR hanno mostrato che Lenvatinib ( Lenvima ) più Pembrolizumab ( Keytruda )...
Lenvatinib più Pembrolizumab per il tumore dell'endometrio avanzato
La terapia standard per il tumore dell'endometrio avanzato dopo il fallimento della chemioterapia a base di Platino rimane non ben...
Lenvima a base di Lenvatinib nel trattamento del carcinoma differenziato della tiroide, carcinoma epatocellulare e carcinoma dell’endometrio
Lenvima è un medicinale antitumorale utilizzato per il trattamento degli adulti con: • carcinoma differenziato della tiroide, un tipo di tumore...
Lenvatinib con Etoposide più Ifosfamide nei pazienti con osteosarcoma refrattario o recidivante
Gli inibitori della tirosin-chinasi hanno mostrato attività nell'osteosarcoma e potrebbero aumentare l'efficacia della chemioterapia. Sono state determinate la dose raccomandata...