Alemtuzumab nella leucemia linfatica cronica a cellule B
L’FDA ha autorizzato la commercializzazione dell’Alemtuzumab, un anticorpo monoclonale umanizzato, nel trattamento della leucemia linfatica cronica a cellule B, in soggetti non responder agli agenti alchilanti o alla terapia con Fludarabina.
La leucemia linfatica cronica è la più comune leucemia negli adulti, e colpisce circa 120.000 persone in Usa ed in Europa. La leucemia linfatica cronica a cellule B ( B-LLC) è caratterizzata da accumulo di linfociti leucemici trasportanti l’antigene CD52+, nel midollo osseo, nel sangue , nella milza nel fegato.
Come risultato dell’accumulo dei linfociti leucemici può presentarsi disfunzione del midollo osseo, ingrossamento dei linfonodi, del fegato e della milza.
I pazienti con questo tipo di leucemia presentano: stanchezza, dolore osseo, sudorazione notturna, riduzione dell’appetito e perdita di peso.
L’Alemtuzumab si lega all’antigene CD52+ ed induce la lisi cellulare con conseguente scomparsa dal sangue dei linfociti leucemici dal midollo osseo e dagli altri organi. Nei pazienti responder l’Alemtuzumab migliora la conta linfocitaria e riduce le dimensioni del fegato e della milza.
L’antigene CD52+ è presente anche in condizioni normali nei linfociti, nei monociti, nei macrofagi, nelle cellule NK, in alcuni granulociti.
Dopo la somministrazione dell’Alemtuzumab si possono presentare effetti indesiderati gravi, in alcuni casi anche fatali, come pancitopenia / ipoplasia midollare, trombocitopenia idiopatica autoimmune. Inoltre possono comparire infezioni opportunistiche ( batteriche , virali, fungine).
La sicurezza e l’efficacia dell’Alemtuzumab è stata valutata in uno studio multicentrico, non comparativo in cui hanno partecipato 93 pazienti con leucemia linfatica cronica a cellule B, che sono stati precedentemente trattati con agenti alchilanti , e che non avevano avuto risposta al trattamento con Fludarabina.
La percentuale di risposta totale dopo somministrazi one di Alemtuzumab 3 volte alla settimana per 4-12 settimane, è stata del 33% ( 31 pazienti su 93). La mortalità è stata del 30%. ( Xagena2001 )
Indietro
Altri articoli
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Venetoclax, Umbralisib e Ublituximab con risposta adattata e limitata nel tempo per la leucemia linfatica cronica recidivante / refrattaria
Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...
Enasidenib e aggiunta di Azacitidina adattata al rischio nella leucemia mieloide acuta con mutazione IDH2 di nuova diagnosi
Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Inaqovi, combinazione orale di Decitabina e di Cedazuridina, per il trattamento degli adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi. La Commissione Europea ha approvato
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...
Pivekimab sunirine, un nuovo anticorpo-farmaco coniugato anti-CD123, nella leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria
Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...
Venetoclax e la combinazione orale di Decitabina più Cedazuridina nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio o leucemia mielomonocitica cronica
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Attività di Venetoclax nei pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria: studio VENICE-1
La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...