Combinazione di Lenalidomide e Azacitidina: nuova terapia di salvataggio nei pazienti che hanno recidivato dopo trapianto di cellule staminali allogeniche per leucemia mieloide acuta


Le opzioni di salvataggio per i pazienti che hanno una recidiva dopo trapianto di cellule staminali allogeniche ( allo-SCT ) per la leucemia mieloide acuta ( AML ) e la mielodisplasia ( MDS ) rimangono limitate; sono necessarie nuove strategie di trattamento.

Sia Lenalidomide ( Revlimid ) che Azacitidina ( Vidaza ) possiedono un significativo effetto antitumorale nella leucemia mieloide acuta.
La somministrazione di Lenalidomide post-trapianto è associata a tassi eccessivi di malattia del trapianto contro l'ospite ( GVHD ), ma Azacitidina ha dimostrato di migliorare la GVHD in modelli di trapianto murini.

È stata pertanto esaminata la tollerabilità e l'attività della somministrazione combinata di Lenalidomide / Azacitidina nella recidiva post-trapianto.

29 pazienti che avevano recidivato dopo allo-SCT per leucemia mieloide acuta ( n=24 ) o mielodisplasia ( n=5 ) sono stati trattati con Azacitidina sequenziale ( 75 mg/m2 per 7 giorni ) seguita da dosi crescenti di Lenalidomide nei giorni da 10 a 30.

La terapia sequenziale di Azacitidina e Lenalidomide è stata ben tollerata.
La dose massima tollerata ( MTD ) di Lenalidomide post-trapianto, in combinazione con Azacitidina, è stata determinata come 25 mg al giorno. 3 pazienti hanno sviluppato GVHD di grado da 2 a 4.

Non c'è stata mortalità correlata alla GVHD. 7 su 15 ( 47% ) pazienti hanno ottenuto una risposta clinica maggiore dopo la terapia Lenalidomide / Azacitidina.

Le cellule T CD8+ hanno dimostrato una compromissione della produzione di interferone gamma / fattore necrosi tumorale alfa ( TNF-alfa ) alla recidiva, che non è stata invertita durante la somministrazione di Lenalidomide / Azacitidina.

In conclusione, la Lenalidomide può essere somministrata in sicurezza post-allotrapianto in associazione con Azacitidina e questa combinazione ha dimostrato un'attività clinica nella leucemia mieloide acuta / mielodisplasia recidivante senza invertire le caratteristiche biologiche dell'esaurimento delle cellule T.
L'uso di un modello di rivalutazione continua ( CRM ) ha migliorato l'efficienza nella valutazione della dose massima tollerata e ha fornito ulteriore flessibilità.
La terapia combinata Lenalidomide / Azacitidina rappresenta una terapia di salvataggio nuova e attiva nei pazienti con recidiva post-allotrapianto. ( Xagena2019 )

Craddock C et al, J Clin Oncol 2019; 37: 580-588

Onco2019 Emo2019 Farma2019


Indietro

Altri articoli

Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...


Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...



L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...


In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...


La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...


Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...


La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...


La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...