Esiti della leucemia linfoblastica acuta a cellule B recidivante dopo trattamento sequenziale con Blinatumomab e Inotuzumab
Nuove terapie a base di anticorpi monoclonali ( mAb ) mirati a CD19 e CD22 ( Blinatumomab [ Blincyto ] e Inotuzumab [ Besponsa ] ) hanno mostrato alti tassi di remissione completa ( CR ) e sono state utilizzate come trattamento ponte per il trapianto di cellule staminali ematopoietiche allogeniche potenzialmente curative ( alloHSCT ) negli adulti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B ( B-ALL ) recidiva o refrattaria ( R/R ).
Tuttavia, esistono dati limitati sull'esito dei pazienti resistenti a entrambi gli anticorpi monoclonali e sulle risposte a ciascun agente quando sono progrediti dopo un anticorpo monoclonale alternativo mirato all'antigene.
Sono stati riportati gli esiti di 29 pazienti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B R/R precedentemente trattati sia con Blinatumomab che con Inotuzumab.
In tutto 25 pazienti ( 86.2% ) hanno ricevuto Blinatumomab come primo anticorpo monoclonale ( mAb1 ) e sono state osservate recidive CD19-negative/dim nel 44% dei pazienti.
Inotuzumab ha indotto risposta completa ( CR ) nel 68% dei pazienti con ricaduta post-Blinatumomab indipendentemente dallo stato di espressione di CD19.
Il tempo mediano tra gli anticorpi monoclonali mAb1 e mAb2 è stato di 99 giorni.
12 dei 19 pazienti ( 63.2% ) che hanno raggiunto la remissione dopo mAb2 sono stati sottoposti a trapianto alloHSCT.
Il tempo mediano da mAb2 a trapianto alloHSCT è stato di 37.5 giorni.
Malattia acuta del trapianto contro l'ospite e mortalità non dovuta a recidiva sono state osservate rispettivamente nel 58.3% ( grado 3 o superiore, 25% ) e nel 41.7% dei casi.
Con un follow-up mediano di 16.8 mesi dopo mAb2, 19 pazienti ( 65.5% ) hanno presentato una recidiva e 21 pazienti ( 72.4% ) sono morti.
La sopravvivenza globale ( OS ) non è stata diversa tra i pazienti sottoposti a trapianto alloHSCT e non-sottoposti.
In conclusione, i pazienti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B che hanno avuto una ricaduta dopo Blinatumomab potrebbero avere un trattamento di salvataggio di successo con Inotuzumab come ponte per il trapianto alloHSCT, ma rappresentano un gruppo ad altissimo rischio con ridotta sopravvivenza globale.
Ulteriori studi, tra cui una nuova sequenza di consolidamento e trattamento, possono migliorare gli esiti di questi pazienti. ( Xagena2022 )
Wudhikarn K et al, Blood Adv 2022; 6: 1432-1443
Emo2022 Onco2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Venetoclax, Umbralisib e Ublituximab con risposta adattata e limitata nel tempo per la leucemia linfatica cronica recidivante / refrattaria
Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...
Enasidenib e aggiunta di Azacitidina adattata al rischio nella leucemia mieloide acuta con mutazione IDH2 di nuova diagnosi
Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Inaqovi, combinazione orale di Decitabina e di Cedazuridina, per il trattamento degli adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi. La Commissione Europea ha approvato
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...
Pivekimab sunirine, un nuovo anticorpo-farmaco coniugato anti-CD123, nella leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria
Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...
Venetoclax e la combinazione orale di Decitabina più Cedazuridina nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio o leucemia mielomonocitica cronica
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Attività di Venetoclax nei pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria: studio VENICE-1
La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...