Frequenza di trapianto allogenico di cellule emopoietiche in pazienti con leucemia mieloide acuta a rischio alto o intermedio in prima remissione completa
È stato condotto uno studio per determinare se la frequenza di trapianto allogenico di cellule ematopoietiche per pazienti con leucemia mieloide acuta in prima remissione completa.
Nel periodo 2008-2011, 212 pazienti con nuova diagnosi di leucemia mieloide acuta sono stati sottoposti a trattamento.
In totale, 95 pazienti di età inferiore a 75 anni con leucemia mieloide acuta a rischio intermedio o alto hanno raggiunto una prima remissione completa, e 21 pazienti hanno ricevuto una remissione morfologica con recupero incompleto della conta ematica.
Dei 116 pazienti, 78 ( 67% ) hanno ricevuto trapianto di cellule ematopoietiche a una mediana di 2.8 mesi ( intervallo, 0.5-19 mesi ) dalla data della loro prima remissione completa.
L’età mediana era di 57 anni nel gruppo con trapianto di cellule emopoietiche ( intervallo, 18-75 anni ) e in quello senza trapianto di cellule emopoietiche ( intervallo, 24-70 anni; P=0.514 ).
Tra i pazienti sottoposti a trapianto di cellule ematopoietiche e quelli non-sottoposti a trapianto, il performance status medio ECOG ( Eastern Cooperative Oncology Group ) è stato, rispettivamente, pari a 1.1 rispetto a 1.5 ( P=0.005 ), e il punteggio medio di comorbilità del trapianto di cellule ematopoietiche entro 60 giorni di prima remissione completa è stato, rispettivamente, di 1.7 e 2.1 ( P=0.68 ).
Nello studio, 29 ( 76% ) dei 38 pazienti non-sottoposti a trapianto di cellule ematopoietiche sono stati sottoposti a tipizzazione HLA, e sono stati trovati donatori compatibili per 13 di questi 29 ( 34% di tutti i pazienti non-sottoposti a trapianto di cellule ematopoietiche ).
Le cause più comuni per cui i pazienti non hanno ricevuto trapianto in prima remissione completa sono state recidiva precoce ( entro 6 mesi ) in 12 pazienti ( 32% ), scarso performance status in 8 pazienti ( 21% ) e la decisione del medico in 5 pazienti ( 13% ).
In conclusione, il trapianto di cellule ematopoietiche può essere effettuato in prima remissione completa nella maggior parte dei pazienti con leucemia mieloide acuta, patologia per la quale è attualmente raccomandato.
Gli ostacoli principali al trapianto di cellule ematopoietiche sono stati recidiva precoce e scarso performance status, a sottolineare il bisogno di migliori terapie in pazienti con leucemia mieloide acuta di ogni età. ( Xagena2013 )
Mawad R et al, J Clin Oncol 2013;31: 3883-3888
Onco2013 Emo2013
Indietro
Altri articoli
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Venetoclax, Umbralisib e Ublituximab con risposta adattata e limitata nel tempo per la leucemia linfatica cronica recidivante / refrattaria
Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...
Enasidenib e aggiunta di Azacitidina adattata al rischio nella leucemia mieloide acuta con mutazione IDH2 di nuova diagnosi
Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Inaqovi, combinazione orale di Decitabina e di Cedazuridina, per il trattamento degli adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi. La Commissione Europea ha approvato
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...
Pivekimab sunirine, un nuovo anticorpo-farmaco coniugato anti-CD123, nella leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria
Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...
Venetoclax e la combinazione orale di Decitabina più Cedazuridina nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio o leucemia mielomonocitica cronica
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Attività di Venetoclax nei pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria: studio VENICE-1
La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...