Gemtuzumab ozogamicina in bambini e adolescenti con leucemia mieloide acuta migliora la sopravvivenza riducendo i rischi di recidiva


Per migliorare i tassi di sopravvivenza nei bambini con leucemia mieloide acuta è stato valutato Gemtuzumab ozogamicina ( Mylotarg ), un agente immunoconiugato umanizzato diretto contro CD33, come alternativa a un ulteriore aumento della dose di chemioterapia.
L’obiettivo primario era quello di determinare se l'aggiunta di Gemtuzumab ozogamicina alla chemioterapia standard possa migliorare la sopravvivenza libera da eventi e la sopravvivenza globale nei bambini con nuova diagnosi di leucemia mieloide acuta.
Secondariamente sono stati esaminati i risultati per gruppo di rischio e metodo di intensificazione.

Bambini, adolescenti e giovani adulti di età da 0 a 29 anni con nuova diagnosi di leucemia mieloide acuta sono stati arruolati nel Children's Oncology Group trial AAML0531 e poi sono stati assegnati in modo casuale a chemioterapia standard da sola in 5 cicli o alla stessa chemioterapia con due dosi di Gemtuzumab ozogamicina ( 3 mg/m2/dose ), somministrata una volta nel ciclo di induzione 1 e una volta nel ciclo di intensificazione 2 ( 2 di 3 ).

Sono stati arruolati 1.022 pazienti valutabili.

Gemtuzumab ozogamicina ha notevolmente migliorato la sopravvivenza libera da eventi ( 3 anni: 53.1% vs 46.9%; hazard ratio, HR=0.83; P=0.04 ), ma non la sopravvivenza globale ( 3 anni: 69.4% vs 65.4%; HR=0.91; P=0.39 ).

Anche se la remissione non è migliorata ( 88% vs 85%; P=0.15 ), le analisi post hoc hanno rilevato che il rischio di recidiva ( RR ) era significativamente ridotto tra i pazienti trattati complessivamente con Gemtuzumab ozogamicina ( 3 anni: 32.8% vs 41.3%; HR=0.73; P=0.006 ).

Nonostante un aumento della mortalità da tossicità post-remissione ( 3 anni: 6.6% vs 4.1%; HR=1.69; P=0.09 ), la sopravvivenza libera da malattia è risultata migliore tra i pazienti trattati con Gemtuzumab ozogamicina ( 3 anni: 60.6% vs 54.7%, HR=0.82; P=0.07 ).

In conclusione, Gemtuzumab ozogamicina aggiunto alla chemioterapia ha migliorato la sopravvivenza libera da eventi mediante una riduzione del rischio di recidiva per bambini e adolescenti con leucemia mieloide acuta. ( Xagena2014 )

Gamis As et al, J Clin Oncol 2014;32:3021-3032

Emo2014 Onco2014 Farma2014


Indietro

Altri articoli

Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...


Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...



L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...


In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...


La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...


Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...


La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...


La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...