Interruzione del trattamento con Imatinib nei pazienti con leucemia mieloide cronica che hanno mantenuto remissione molecolare completa per almeno 2 anni


Il trattamento con Imatinib ( Glivec ) migliora in modo significativo la sopravvivenza nei pazienti con leucemia mieloide cronica, ma non è chiaro se tale terapia possa essere interrotta con sicurezza nel lungo periodo.

È stato valutato se Imatinib possa essere interrotto senza pericolo di recidiva molecolare nei pazienti con remissione molecolare completa e in trattamento con Imatinib.

Nello studio prospettico, multicentrico e non randomizzato STIM ( Stop Imatinib ), il trattamento con Imatinib (di durata superiore a 2 anni ) è stato interrotto nei pazienti con leucemia mieloide cronica di età uguale o superiore a 18 anni e in remissione molecolare completa ( superiore a 5-log di riduzione nei livelli d BCR-ABL e ABL e trascritti non-rilevabili in RT-PCR quantitativa ).

Pazienti sottoposti a trattamenti immunomodulatori ( ad eccezione dell’Interferone-alfa ), a trattamento per altri tumori o trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche non sono stati inclusi.

In questa analisi ad interim, il tasso di recidiva è stato valutato utilizzando RT-PCR per pazienti con almeno 12 anni di follow-up.

Il trattamento con Imatinib è stato reintrodotto in pazienti con recidiva molecolare.

Nel periodo 2007-2009, sono stati arruolati 100 pazienti seguiti per un periodo di follow-up mediano di 17 mesi ( intervallo 1-30 ) e 69 pazienti hanno avuto almeno 12 mesi di follow-up ( mediana 24 mesi, intervallo 13-30 ).

Di questi 69 pazienti, 42 ( 61% ) sono andati incontro a recidiva ( 40 prima di 6 mesi, 1 a 7 mesi e 1 al mese 19 ).

A 12 mesi, la probabilità di persistenza di remissione molecolare completa per questi 69 pazienti è stata pari al 41%.

Tutti i pazienti con recidiva hanno risposto alla reintroduzione di Imatinib: 16 dei 42 con recidiva hanno mostrato riduzione dei loro livelli di BCR-ABL e 26 hanno raggiunto risposta molecolare completa sostenuta dopo il ri-trattamento con Imatinib.

In conclusione, Imatinib può essere interrotto in modo sicuro nei pazienti con una risposta molecolare completa di almeno 2 anni di durata.
L’interruzione di Imatinib in questo contesto porta a sopravvivenza libera da recidiva molecolare, aumentando la possibilità che, almeno in alcuni pazienti, la leucemia mieloide cronica possa essere curata attraverso l’uso di inibitori tirosin-chinasici. ( Xagena2010 )

Mahon FX et al, Lancet Oncol 2010; 11: 1029-1035


Onco2010 Emo2010 Farma2010


Indietro

Altri articoli

Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...


Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...



L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...


In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...


La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...


Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...


La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...


La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...