L’attività della telomerasi è un fattore prognostico nei pazienti di età pediatrica con leucemia mieloide cronica


I Ricercatori del Department of Leukemia dell’ University of Texas Anderson Cancer Center a Houston (Usa) hanno misurato l’attività della telomerasi nei campioni di midollo osseo di 40 pazienti con leucemia mieloide acuta, confrontandoli con 65 pazienti adulti con leucemia mieloide acuta.

L’attività della telomerasi nei pazienti con leucemia mieloide acuta in età pediatrica è risultata più ridotta rispetto a quella degli adulti (p=0.005).

I pazienti in età pediatrica che presentano leucemia mieloide acuta con ridotta attività telomerasica avevano una percentuale di sopravvivenza , in proiezione, a 5 anni dell’88%, mentre coloro che avevano un’alta attività telomerasica , presentavano una percentuale di sopravvivenza, in proiezione, a 5 anni del 43% (p= 0.009).

All’opposto, i pazienti adulti con leucemia mieloide acuta ed attività telomerasica molto alta, avevano una sopravvivenza molto più lunga rispetto ai pazienti con più bassa attività telomerasica (p=0.03).

Non è stata osservata alcuna correlazione tra completa remissione o sopravvivenza libera da malattia ed attività della telomerasi, sia nei pazienti pediatrici che nei pazienti adulti.

Gli Autori hanno concluso che, sulla base dei risultati ottenuti, l’attività della telomerasi del midollo osseo nei pazienti pediatrici con leucemia mieloide cronica, sia un fattore prognostico altamente significativo. ( Xagena2003 )

Verstovsek S et al, Cancer 2003; 97:2212-2217


Emo2003 Onco2003


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