Lenalidomide e Rituximab come terapia di salvataggio nei pazienti con leucemia linfatica cronica recidivata o refrattaria


La Lenalidomide ( Revlimid ) è un farmaco immunomodulatore attivo come terapia di salvataggio nella leucemia linfatica cronica.

In uno studio, la Lenalidomide è stata utilizzata in combinazione con Rituximab per migliorare i tassi di risposta nei pazienti con leucemia linfatica cronica recidivata o refrattaria.

In totale, 59 pazienti adulti ( età 42 a 82 anni ) con leucemia linfatica cronica recidivata o refrattaria sono stati arruolati in uno studio di fase II riguardante Lenalidomide e Rituximab.

I pazienti avevano ricevuto una precedente terapia a base di Fludarabina ( Fludara ) o chemioimmunoterapia.

Rituximab ( 375 mg/m2 per via intravenosa; MabThera ) è stato somministrato a cadenza settimanale durante il ciclo 1 e al giorno 1 dei cicli da 3 a 12.

Il trattamento con Lenalidomide è stato iniziato il giorno 9 del ciclo 1 a 10 mg per os ed è stato somministrato quotidianamente in modo continuo.

Ciascun ciclo aveva una durata di 28 giorni.

Il trattamento con Rituximab è stato somministrato per 12 cicli, quello con Lenalidomide poteva essere continuato indefinitamente se i pazienti ne traevano beneficio clinico.

Il tasso di risposta generale è stato del 66%, incluso il 12% di risposte complete e il 12% di remissioni nodulari parziali.

Il tempo al fallimento del trattamento è stato di 17.4 mesi.

La sopravvivenza generale mediana non è stata raggiunta e la sopravvivenza stimata a 36 mesi è del 71%.

La tossicità più commune di grado 3 o 4 è stata la neutropenia, che ha interessato il 73% dei pazienti.

In totale, 14 pazienti ( 24% ) sono andati incontro a infezione o a episodio febbrile di grado da 3 a 4.

È stato registrato un episodio di lisi tumorale di grado 3; un paziente ha sviluppato insufficienza renale durante il primo ciclo di terapia e nel corso dello studio si è verificato un evento tromboembolico.

In conclusione, la combinazione di Lenalidomide e Rituximab è attiva in pazienti con leucemia linfatica cronica ricorrente e richiede ulteriori studi di approfondimento. ( Xagena2013 )

Badoux XC et al, J Clin Oncol 2013; 31: 584-591

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