Morte improvvisa di alcuni pazienti con leucemia promielocitica acuta, trattati con Triossido di Arsenico


Il Triossido di Arsenico ha dimostrato di essere efficace nella leucemia promielocitica acuta, con pochi effetti indesiderati.
A metà del 1998 ha preso avvio una studio clinico di fase I/II, con l’obiettivo di determinare la dose minima efficace e la dose massima tollerata del Triossido di Arsenico in pazienti con recidive di leucemia promielocitica.
Dieci pazienti hanno ricevuto 1-4 cicli di terapia, con cadenza mensile, di 0,1 mg/kg/die di Triossido di Arsenico per via endovenosa.
Sei dei 7 pazienti valutabili per la risposta, hanno presentato remissione completa sia molecolare che citogenetica.
Tuttavia 3 pazienti sono morti improvvisamente durante il primo ciclo di terapia.
L’autopsia eseguita su 2 pazienti non ha permesso di rivelare la causa della morte improvvisa, nonostante che in un paziente ci fosse evidenza di emorragia polmonare.
Un terzo paziente, a cui non è stata fatta l’autopsia, è morto per asistolia.
Questi dati indicano che il Triossido di Arsenico è un farmaco da utilizzare con molta attenzione, e può causare la morte anche quando somministrato a dosaggi terapeutici.

Westervelt P et al, Blood 2001; 98: 266-271
( Xagena2001 )


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