Pancreatite associata ad Asparaginasi nella leucemia linfoblastica acuta: risultati del trattamento secondo il protocollo NOPHO ALL2008 dei pazienti di età compresa tra 1 e 45 anni
La pancreatite associata ad Asparaginasi ( AAP ) è comune nei pazienti con leucemia linfoblastica acuta ( ALL ), ma non sono state esplorate differenze di rischio tra i gruppi di età sia in relazione alla prima pancreatite Asparaginasi-associata sia dopo la riesposizione all'Asparaginasi.
La pancreatite Asparaginasi-associata è stata rilevata in modo prospettico ( n=168 ) durante il trattamento di 2.448 pazienti con leucemia linfoblastica acuta consecutivi di età compresa tra 1.0 e 45.9 anni diagnosticati dal 2008 al 2018 e trattati secondo il protocollo ALL2008 della Nordic Society of Pediatric Hematology and Oncology ( NOPHO ).
Rispetto ai pazienti di età compresa tra 1.0 e 9.9 anni, gli hazard ratio di pancreatite Asparaginasi-associata aggiustati ( aHR ) sono stati associati a età più elevata con aHR quasi identici ( 1.6; P=0.02 ) per adolescenti ( 10.0-17.9 anni ) e adulti ( 18.0-45.9 anni ).
Le incidenze cumulative al giorno 280 di pancreatite Asparaginasi-associata sono state del 7.0% per i bambini ( 1.0-9.9 anni ), 10.1% per gli adolescenti ( 10.0-17.9 anni ) e 11.0% per gli adulti ( 18.0-45.9 anni: P=0.03 ).
Gli adolescenti hanno avuto aumentate probabilità di complicanze acute ( odds ratio, OR=5.2; P=0.0005 ) e di complicanze persistenti ( OR=6.7; P=0.0002 ) rispetto ai bambini ( 1.0-9.9 anni ), mentre gli adulti hanno avuto maggiori probabilità di complicanze persistenti ( OR=4.1; P=0.01 ).
In tutto 15 pazienti su 34 che hanno avuto il rechallenge con Asparaginasi hanno sviluppato una seconda pancreatite Asparaginasi-associata.
L'Asparaginasi è stata interrotta in 17/21 pazienti con pancreatite Asparaginasi-associata che hanno successivamente sviluppato recidiva leucemica, ma né pancreatite Asparaginasi-associata né l’interruzione dell'Asparaginasi sono state associate a un aumentato rischio di recidiva.
I bambini più grandi e gli adulti hanno mostrato un rischio di pancreatite Asparaginasi-associata simile, mentre la morbilità è stata più pronunciata tra gli adolescenti.
La riesposizione all'Asparaginasi deve essere presa in considerazione solo per i pazienti con un elevato rischio atteso di recidiva leucemica, poiché studi multipli hanno indicato fortemente che la riduzione dell'intensità del trattamento con Asparaginasi aumenta il rischio di recidiva. ( Xagena2020 )
Rank CU et al, J Clin Oncol 2020; 38: 145-154
Emo2020 Onco2020 Gastro2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Venetoclax, Umbralisib e Ublituximab con risposta adattata e limitata nel tempo per la leucemia linfatica cronica recidivante / refrattaria
Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...
Enasidenib e aggiunta di Azacitidina adattata al rischio nella leucemia mieloide acuta con mutazione IDH2 di nuova diagnosi
Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Inaqovi, combinazione orale di Decitabina e di Cedazuridina, per il trattamento degli adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi. La Commissione Europea ha approvato
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...
Pivekimab sunirine, un nuovo anticorpo-farmaco coniugato anti-CD123, nella leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria
Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...
Venetoclax e la combinazione orale di Decitabina più Cedazuridina nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio o leucemia mielomonocitica cronica
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Attività di Venetoclax nei pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria: studio VENICE-1
La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...