Risposta molecolare precoce predice gli esiti nei pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica trattati con Nilotinib o Imatinib in prima linea


È stato studiato l'impatto della risposta molecolare precoce ( EMR; BCR-ABL minore o uguale al 10% sulla scala internazionale, BCR-ABL IS, a 3 o 6 mesi ) sugli esiti nei pazienti con nuova diagnosi di leucemia mieloide cronica in fase cronica trattati con Nilotinib ( Tasigna ) o Imatinib ( Glivec; Gleevec ) in base a 4 anni di follow-up nello studio ENESTnd ( Evaluating Nilotinib Efficacy and Safety in Clinical Trials-newly diagnosed patients ).

I pazienti ( n=846 ) hanno ricevuto Nilotinib 300 mg due volte al giorno, Nilotinib 400 mg due volte al giorno, o Imatinib 400 mg una volta al giorno.

A 3 mesi, più pazienti hanno avuto insufficienza nella risposta molecolare precoce ( BCR-ABL IS maggiore del 10% ) con Imatinib ( 33% ) rispetto a Nilotinib ( 9-11% ); analogamente, a 6 mesi, il 16% dei pazienti nel braccio Imatinib versus il 3% e il 7% nei bracci Nilotinib ha presentato fallimento della risposta molecolare precoce.

In tutti i bracci di trattamento, il fallimento della risposta molecolare precoce è stato associato con più bassi tassi di risposta molecolare, un aumento del rischio di progressione e sopravvivenza globale inferiore rispetto al successo della risposta molecolare precoce.

Sono state analizzate anche le caratteristiche del paziente e del trattamento associate alla risposta molecolare precoce e sono stati trovati modelli distinti nei bracci di trattamento Nilotinib rispetto a Imatinib.

Un elevato punteggio di rischio Sokal è stato associato a un alto tasso di fallimento della risposta molecolare precoce con Imatinib, ma non con Nilotinib.

Per contro, la riduzione della intensità della dose e le interruzioni della dose sono state fortemente associate con il fallimento della risposta molecolare precoce nei pazienti trattati con Nilotinib, ma non in quelli trattati con Imatinib. ( Xagena2014 )

Hughes TP et al, Blood 2014; 123: 1353-1360

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