Rituximab a dosaggio standard e a basso dosaggio combinato con Alemtuzumab come trattamento iniziale della leucemia linfatica cronica progressiva nei pazienti più anziani
I pazienti con leucemia linfatica cronica / piccolo linfoma linfocitico ( CLL ) che richiedono terapia iniziale sono spesso anziani e fragili, e candidati non-idonei per i regimi di chemioimmunoterapia standard.
La terapia di più breve durata con anticorpo monoclonale ( mAb ) in combinazione con Alemtuzumab ( MabCampath ) e Rituximab ( MabTHera ) ha dimostrato di essere un trattamento efficace e tollerabile per leucemia linfatica cronica / piccolo linfoma linfocitico.
La terapia a dose standard con anticorpo monoclonale anti-CD20 provoca la perdita di espressione di CD20 da parte delle sopravvissute cellule di leucemia linfatica cronica / piccolo linfoma linfocitico, che può essere ridotta al minimo, diminuendo la dose di anticorpo monoclonale.
E’ stato riportato uno studio clinico randomizzato di fase II che ha arruolato pazienti anziani ( età a partire da 65 anni; età media 76 anni, n=31 ) con leucemia linfatica cronica / piccolo linfoma linfocitico in progressione, naive al trattamento.
I pazienti hanno ricevuto 8-12 settimane di Alemtuzumab per via sottocutanea con Rituximab per via endovenosa standard ( 375 mg/m2 alla settimana ) ( n=16 ) oppure a basso dosaggio ( 20 mg/m2 per 3 settimane ) ( n=15 ).
Lo studio è stato chiuso prima del termine dell’arruolamento perché il produttore aveva ritirato Alemtuzumab per il trattamento di leucemia linfatica cronica / piccolo linfoma linfocitico.
Il tasso di risposta globale è stato del 90% con un tasso di risposta completa del 45%, sopravvivenza mediana libera da progressione di 17.9 mesi e nessuna differenza significativa nei risultati tra i bracci Rituximab a dosaggio basso e standard.
Le principali tossicità sono state citopenia e infezione con un decesso causato dalla leucoencefalopatia multifocale progressiva, ma non altre infezioni opportunistiche.
La terapia con anticorpo monoclonale è risultata essere un trattamento efficace e tollerabile per i pazienti più anziani e più fragili con leucemia linfatica cronica / piccolo linfoma linfocitico, in progressione, raggiungendo un alto tasso di remissioni complete.
Questi dati supportano il ruolo degli anticorpi monoclonali nella terapia per i pazienti con leucemia linfatica cronica / piccolo linfoma linfocitico meno adatti, e incoraggiano ulteriori studi sulla terapia con bassa dose e più elevata frequenza dell’anticorpo monoclonale anti-CD20 come uso potenzialmente più efficace di anticorpo monoclonale anti-CD20 nel trattamento di leucemia linfatica cronica / piccolo linfoma linfocitico. ( Xagena2016 )
Zent CS et al, Am J Hematol 2016; 91: 308-312
Emo2016 Onco2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Venetoclax, Umbralisib e Ublituximab con risposta adattata e limitata nel tempo per la leucemia linfatica cronica recidivante / refrattaria
Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...
Enasidenib e aggiunta di Azacitidina adattata al rischio nella leucemia mieloide acuta con mutazione IDH2 di nuova diagnosi
Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Inaqovi, combinazione orale di Decitabina e di Cedazuridina, per il trattamento degli adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi. La Commissione Europea ha approvato
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...
Pivekimab sunirine, un nuovo anticorpo-farmaco coniugato anti-CD123, nella leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria
Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...
Venetoclax e la combinazione orale di Decitabina più Cedazuridina nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio o leucemia mielomonocitica cronica
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Attività di Venetoclax nei pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria: studio VENICE-1
La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...