Terapia per la leucemia linfoblastica acuta simil-pediatrica nei pazienti adulti con linfoma linfoblastico
È stata valutata l'efficacia della terapia per la leucemia linfoblastica acuta ( ALL ) simil-pediatrica negli adulti con linfoma linfoblastico ( LL ) mediante uno studio prospettico di fase II negli adulti da 18 a 59 anni con linfoma linfoblastico precedentemente non-trattati.
I pazienti sono stati sottoposti a un protocollo adattato simil-pediatrico, che comprendeva un corticosteroide in pre-fase, una induzione con 5 farmaci rafforzata dalla somministrazione sequenziale di Ciclofosfamide, consolidamento dose-dense, intensificazione tardiva, profilassi per il sistema nervoso centrale, e una fase di mantenimento di 2 anni.
La risposta al trattamento è stata valutata mediante tomografia computerizzata e tomografia a emissione di positroni opzionale.
Il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche è stato offerto ai pazienti selezionati in prima remissione completa ( CR ) o remissione completa non-confermata.
Lo studio ha arruolato 148 pazienti ( 131 con linfoma linfoblastico della linea T [ T-LL ], e 17 con linfoma linfoblastico della linea B [ B-LL ] ).
In totale 119 pazienti con T-LL ( 90.8% ) e 13 con B-LL ( 76.5% ) hanno raggiunto remissione completa / remissione completa non-confermata, tra cui 26 con T-LL e 2 con B-LL che hanno avuto bisogno di un secondo ciclo di induzione di salvataggio.
La ricaduta si è verificata in 34 pazienti con T-LL e 4 con B-LL.
Nei pazienti con T-LL, la sopravvivenza libera da eventi a 3 anni è stata del 63.3%; la sopravvivenza libera da malattia è stata del 72.4%; e la sopravvivenza generale è stata del 69.2%.
L’analisi multivariata ha identificato il livello sierico di lattato deidrogenasi e lo stato dell’oncogene NOTCH1 / FBXW7 / RAS / PTEN ( un classificatore ontogenetico a 4 geni ), ma non la tomografia a emissione di positroni e il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, come fattori prognostici indipendenti per l’esito in T-LL.
In conclusione, negli adulti con linfoma linfoblastico, un protocollo di trattamento intensivo simil-pediatrico per leucemia linfoblastica acuta è risultato associato a buoni tassi di risposta ed esiti.
Nei pazienti con T-LL, il classificatore ontogenetico a 4 geni e la lattato deidrogenasi erano indicatori prognostici indipendenti. ( Xagena2016 )
Lepretre S et al, J Clin Oncol 2016; 34: 572-580
Onco2016 Emo2016
Indietro
Altri articoli
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Venetoclax, Umbralisib e Ublituximab con risposta adattata e limitata nel tempo per la leucemia linfatica cronica recidivante / refrattaria
Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...
Enasidenib e aggiunta di Azacitidina adattata al rischio nella leucemia mieloide acuta con mutazione IDH2 di nuova diagnosi
Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...
Basso tasso di mortalità non-dovuta a recidiva nei bambini di età inferiore a 4 anni affetti da leucemia linfoblastica acuta sottoposti a condizionamento chemioterapico per trapianto allogenico di cellule staminali: studio FORUM
Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche ( HSCT ) è altamente efficace nel trattamento della leucemia linfoblastica acuta (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Follow-up a 5 anni di uno studio di fase 2 su Ibrutinib più Fludarabina, Ciclofosfamide e Rituximab come terapia iniziale nella leucemia linfatica cronica
In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...
Inaqovi, combinazione orale di Decitabina e di Cedazuridina, per il trattamento degli adulti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi. La Commissione Europea ha approvato
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...
Pivekimab sunirine, un nuovo anticorpo-farmaco coniugato anti-CD123, nella leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria
Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...
Venetoclax e la combinazione orale di Decitabina più Cedazuridina nei pazienti con sindromi mielodisplastiche ad alto rischio o leucemia mielomonocitica cronica
La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...
Attività di Venetoclax nei pazienti con leucemia linfatica cronica recidivante o refrattaria: studio VENICE-1
La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...