Trattamento dei bambini con leucemia linfoblastica acuta senza irradiazione craniale


L’irradiazione craniale profilattica è stata un trattamento standard per i bambini con leucemia linfoblastica acuta ad alto rischio di recidive al sistema nervoso centrale.

Uno studio clinico ha valutato se l’irradiazione craniale profilattica potesse essere omessa dal trattamento in tutti i bambini con nuova diagnosi di leucemia linfoblastica acuta.

Sono stati arruolati 498 pazienti.

L’intensità del trattamento era basata sulle caratteristiche della malattia e sui livelli di malattia residua minima dopo il trattamento di remissione-induzione.

La durata della remissione completa continua nei 71 pazienti che in precedenza avrebbero ricevuto irradiazione craniale è stata confrontata con quella di 56 controlli storici che l’avevano effettivamente ricevuta.

A 5 anni, la probabilità di sopravvivenza libera da eventi e di sopravvivenza generale per tutti i 498 pazienti è stata pari, rispettivamente, a 85,6% e 93,5%.

Il rischio cumulativo a 5 anni di recidiva isolata al sistema nervoso centrale è stato di 2,7% e quello di qualsiasi recidiva al sistema nervoso centrale ( incluse recidive isolate e combinate ) è stato di 3,9%.

I 71 pazienti hanno mostrato remissione completa continua significativamente più lunga rispetto ai 56 controlli ( P=0,04 ).

Tutti gli 11 pazienti con recidive isolate al sistema nervoso centrale sono rimasti in seconda remissione per un periodo compreso tra 0,4 e 5,5 anni.

La leucemia a carico del sistema nervoso centrale ( stato CNS-3 ) o una puntura lombare traumatica con blasti alla diagnosi e un alto livello di malattia minima residua ( maggiore o uguale a 1% ) dopo 6 settimane di induzione della remissione sono risultate significativamente associate a minore sopravvivenza libera da eventi.

I fattori di rischio per recidiva al sistema nervoso centrale includevano l’anomalia genetica t(1;19)(TCF3-PBX1), qualsiasi coinvolgimento del sistema nervoso centrale alla diagnosi, e immunofenotipo delle cellule T.

Gli effetti avversi comuni comprendevano: reazioni allergiche all’asparaginasi, osteonecrosi, trombosi e infezioni micotiche diffuse.

In conclusione, lo studio ha mostrato che l’irradiazione craniale profilattica può essere omessa in modo sicuro dal trattamento dei bambini con leucemia linfoblastica acuta. ( Xagena2009 )

Pui CH et al, N Engl J Med 2009;360: 2730-2741


Emo2009 Onco2009 Pedia2009



Indietro

Altri articoli

Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...


Molti pazienti affetti da leucemia linfatica cronica ( CLL ) svilupperanno resistenza al trattamento agli inibitori della tirosin-chinasi di Bruton...


Enasidenib ( Idhifa) è un inibitore dell'isocitrato deidrogenasi 2 ( IDH2 ) approvato per il trattamento dei pazienti con leucemia...



L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...


In precedenza sono stati segnalati alti tassi di malattia minima residua non-rilevabile inferiore a 10-4 ( uMRD4 ) con Ibrutinib...


La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Inaqovi ( Decitabina e Cedazuridina, per via orale ) come monoterapia per...


Pivekimab sunirine è un coniugato anticorpo-farmaco di prima classe comprendente un anticorpo CD123 ad alta affinità, un linker scindibile e...


La terapia con cellule CAR-T, Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ), ha mostrato un miglioramento significativo della sopravvivenza libera da...


La maggior parte dei pazienti affetti da leucemia linfatica cronica progredisce dopo il trattamento o il ritrattamento con terapia mirata...