Determinanti del sanguinamento prima e durante la tolleranza immunitaria nei ragazzi con emofilia A grave e inibitori superiori a 5 unità Bethesda
La prevenzione del sanguinamento e delle sue conseguenze è l’obiettivo principale del trattamento dell’emofilia e determina le scelte terapeutiche per i pazienti che sviluppano inibitori.
Per valutare il sanguinamento prima e durante l’induzione della tolleranza immunitaria ( ITI ) e la sua associazione con il regime di induzione della tolleranza immunitaria e il titolo degli inibitori, sono stati selezionati e analizzati i dati sui pazienti trattati con inibitori ad alto titolo dallo studio prospettico internazionale di coorte PedNet.
In totale, 222 pazienti con emofilia A grave e titoli di inibitori superiori a 5 unità Bethesda ( BU ) sono stati seguiti dal primo risultato positivo al primo risultato negativo dell'inibitore ( follow-up complessivo mediano, 1.7 anni ).
I tassi medi annuali di sanguinamento ( articolare ) ( AJBR ) sono stati confrontati in base al trattamento e al titolo dell'inibitore utilizzando la regressione binomiale negativa multivariata.
Prima dell’induzione della tolleranza immunitaria, 115 pazienti mostravano un tasso annuale di sanguinamento di 6.1 e un tasso annuale di sanguinamento articolare di 2.6.
Il sanguinamento era indipendente dal titolo dell’inibitore. Durante l'induzione della tolleranza immunitaria, 202 pazienti avevano un tasso annuale di sanguinamento di 4.4 e un tasso annuale di sanguinamento articolare di 1.7.
Il tasso annuale di sanguinamento articolare durante l'induzione della tolleranza immunitaria aumentava con il titolo dell'inibitore ( hazard ratio, HR per 200 o più unità Bethesda vs 5-39 unità Bethesda ) e diminuiva con le infusioni giornaliere di induzione della tolleranza immunitaria ( HR, 0.4 ) o profilassi con concentrato del complesso protrombinico attivato ( HR, 0.4 ), mentre la dose di induzione della tolleranza immunitaria e la profilassi con fattore VII attivato ricombinante non hanno influenzato in modo indipendente il sanguinamento.
Questi dati hanno fornito evidenza di un effetto protettivo delle infusioni ripetute di Fattore VIII ( FVIII ) ( induzione della tolleranza immunitaria ) sul sanguinamento nei pazienti che hanno sviluppato inibitori; questi dati dovrebbero essere utilizzati per pianificare l'induzione della tolleranza immunitaria e/o servire come comparatore per la profilassi con la terapia non-sostitutiva. ( Xagena2024 )
Fischer K et al, Blood Adv 2024; 8: 369-377
Emo2024 Farma2024
Indietro
Altri articoli
Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B
Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio...
Attività e sicurezza di Eltrombopag in combinazione con Ciclosporina A come trattamento di prima linea degli adulti con anemia aplastica grave: studio SOAR
L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...
Trattamento diretto all'ipossia del carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano
La chemioradioterapia standard a scopo curativo per il carcinoma orofaringeo correlato al papillomavirus umano ( HPV ) determina una tossicità...
NALL nel trattamento della malattia di Niemann-Pick di tipo C
La malattia di Niemann-Pick di tipo C ( NP-C ) è una rara malattia da accumulo lisosomiale. Sono state valutate...
Segmentectomia versus lobectomia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule periferico di piccole dimensioni con aspetto radiologicamente solido-puro
Sebbene la segmentectomia sia risultata migliore della lobectomia in termini di sopravvivenza globale ( OS ) per i pazienti con...
Trattamento basato sulla malattia minima residua con Venetoclax-R2 nel linfoma mantellare: studio MCL7 VALERIA del Nordic Lymphoma Group
Nonostante i miglioramenti nel trattamento del linfoma mantellare ( MCL ), la maggior parte dei pazienti alla fine presenta una...
Talzenna in combinazione con Enzalutamide per il trattamento dei pazienti adulti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione nei quali la chemioterapia non è clinicamente indicata. Approvato nell'Unione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Talzenna ( Talazoparib ), un inibitore orale della poli ADP-ribosio polimerasi (...
Opdivo a base di Nivolumab nel carcinoma polmonare: precauzioni, fertilità, gravidanza e allattamento
Nivolumab ( Opdivo ) è un anticorpo monoclonale umanizzato impiegato nel trattamento di diversi tipi di neoplasia. Si lega al...
Trattamento con Nivolumab in monoterapia del melanoma: studio randomizzato di fase 3 versus chemioterapia CA209037
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento del melanoma avanzato (...
Trattamento adiuvante del melanoma: studio randomizzato di fase 3 di Nivolumab versus Ipilimumab 10 mg/kg CA209238
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg in monoterapia per il trattamento dei pazienti con melanoma...