Infusione iniziale frazionata e dose di richiamo di ARI0002h, una terapia umanizzata con cellule CAR-T mirata all’antigene BCMA, per pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario: studio CARTBCMA-HCB-01
La terapia con cellule T con recettore chimerico dell'antigene ( CAR-T ) è un'opzione promettente per i pazienti con mieloma multiplo pesantemente trattato.
La produzione presso i punti di cura può aumentare la disponibilità di questi trattamenti a livello mondiale.
Sono state valutate la sicurezza e l'attività di ARI0002h, una terapia con cellule CAR-T mirate all’antigene di maturazione delle cellule B ( BCMA ) sviluppata dal mondo accademico, in pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario.
CARTBCMA-HCB-01 è uno studio multicentrico a braccio singolo condotto in 5 centri accademici in Spagna.
I pazienti eleggibili soffrivano di mieloma multiplo recidivante o refrattario e avevano un’età compresa tra 18 e 75 anni; ECOG performance status pari a 0-2; due o più linee terapeutiche precedenti comprendenti un inibitore del proteasoma, un agente immunomodulatore e un anticorpo anti-CD38; refrattarietà all'ultima linea di terapia; e malattia misurabile secondo i criteri dell’International Myeloma Working Group.
I pazienti hanno ricevuto un'infusione frazionata iniziale di 3 x 106 cellule CAR-T per kg di peso corporeo in tre aliquote ( 0.3, 0.9 e 1.8 x 106 cellule CAR-positive per kg per via endovenosa nei giorni 0, 3 e 7 ) e una dose di richiamo non-frazionata fino a 3 x 106 cellule CAR-T per kg di peso corporeo, almeno 100 giorni dopo la prima infusione.
Gli endpoint primari erano il tasso di risposta globale 100 giorni dopo la prima infusione e la percentuale di pazienti che sviluppavano la sindrome da rilascio di citochine o eventi neurotossici nei primi 30 giorni dopo aver ricevuto il trattamento.
E' stata presentata un'analisi provvisoria dello studio in corso.
Tra giugno 2020 e febbraio 2021, è stata valutata l'idoneità di 44 pazienti, di cui ne sono stati arruolati 35 ( 80% ). 30 pazienti su 35 ( 86% ) hanno ricevuto ARI0002h ( età mediana 61 anni, 12, 40%, erano femmine e 18, 60%, erano maschi ).
All'analisi ad interim pianificata ( data di cut-off 20 ottobre 2021 ), con un follow-up mediano di 12.1 mesi, la risposta complessiva durante i primi 100 giorni dall'infusione è stata del 100%, comprendendo 24 su 30 pazienti ( 80% ) con una risposta parziale molto buona o migliore ( 15, 50%, con risposta completa, 9, 30%, con risposta parziale molto buona e 6, 20%, con risposta parziale ).
La sindrome da rilascio di citochine è stata osservata in 24 su 30 pazienti ( 80%; tutti di grado 1-2 ). Non sono stati osservati casi di eventi neurotossici. Citopenie persistenti di grado 3-4 sono state osservate in 20 pazienti ( 67% ).
Sono state segnalate infezioni in 20 pazienti ( 67% ). 3 pazienti sono morti: uno a causa della progressione, uno a causa di un trauma cranico e uno a causa di COVID-19.
ARI0002h somministrato in maniera frazionata con una dose di richiamo dopo 3 mesi può fornire risposte profonde e durature nei pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, con una bassa tossicità, soprattutto in termini di eventi neurologici, e con la possibilità di un approccio assistenziale point-of-care. ( Xagena2023 )
Oliver-Caldés A et al, Lancet Oncology 2023; 24: 913-924
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