Rilevamento di neovascolarizzazione coroideale di nuova insorgenza utilizzando la tomografia a coerenza ottica


È stato effettuato uno studio osservazionale prospettico, multicentrico, per determinare la sensibilità della tomografia a coerenza ottica per rilevare la conversione a degenerazione maculare neovascolare senile ( AMD ) negli occhi ad alto rischio di neovascolarizzazione coroideale, rispetto al rilevamento eseguito utilizzando la fluorangiografia come gold standard.

Sono stati inclusi nello studio gli individui di età uguale o superiore a 50 anni con degenerazione maculare senile non-neovasculare ad alto rischio di progressione verso la neovascolarizzazione coroideale nell'occhio oggetto di studio e con evidenza di degenerazione maculare senile neovascolare nell’altro occhio.

All'inizio dello studio e ogni 3 mesi per 2 anni, i partecipanti sono stati sottoposti a esame per la migliore acuità visiva corretta, esame della vista con griglia di Amsler, esame perimetrico di iperacuità preferenziale, fotografie digitali stereoscopiche del fundus con fluorangiografia e tomografia a coerenza ottica.

Le principali misure di esito sono state la sensibilità della tomografia a coerenza ottica nel rilevare la conversione a degenerazione maculare senile neovascolare a 2 anni, utilizzando la fluorangiografia come standard di riferimento.
Gli esiti secondari includevano confronti di sensibilità, specificità, valore predittivo positivo e valore predittivo negativo di tomografia a coerenza ottica, test perimetrico di iperacuità preferenziale e test con griglia di Amsler rispetto alla fluorangiografia per la rilevazione della neovascolarizzazione coroideale incidente.

Sono stati arruolati in totale 98 partecipanti; 87 di questi individui ( 89% ) hanno completato la visita a 24 mesi o hanno abbandonato lo studio dopo lo sviluppo di neovascolarizzazione coroideale.

Un totale di 15 occhi studiati ( 17% ) presentava neovascolarizzazione coroideale incidente confermata dalla fluorangiografia.

La sensibilità di ogni modalità di rilevazione della neovascolarizzazione coroideale era: tomografia a coerenza ottica 0.40, griglia di Amsler 0.42 e perimetria di iperacuità preferenziale 0.50.

Il trattamento per neovascolarizzazione coroideale incidente è stato raccomandato in 13 occhi studiati.
La sensibilità delle modalità di test per la rilevazione di neovascolarizzazione coroideale in questi 13 occhi è stata 0.69 per la tomografia a coerenza ottica, 0.50 per la griglia di Amsler e 0.70 per l’esame perimetrico di iperacuità preferenziale.
La specificità della tomografia a coerenza ottica è risultata superiore a quella della griglia di Amsler e della perimetria di iperacuità preferenziale.

In conclusione, la tomografia a coerenza ottica, la griglia di Amsler e il test di perimetria di iperacuità preferenziale hanno una bassa o moderata sensibilità per il rilevamento di neovascolarizzazione coroideale di nuova insorgenza rispetto alla fluorangiografia.
La tomografia a coerenza ottica ha una maggiore specificità della griglia di Amsler o del test perimetrico di iperacuità preferenziale.
Per gli altri occhi di individui con neovascolarizzazione coroideale unilaterale, la fluorangiografia rimane il metodo migliore per individuare la neovascolarizzazione coroideale di nuova insorgenza. ( Xagena2012 )

Do DV et al, Ophthalmology 2012; 119: 771-778


Oftalm2012 Diagno2012



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