Bronchite cronica: Acetilcisteina


I mucolitici vengono prescritti per favorire l’espettorazione riducendo la viscosità delle secrezioni.

Questi farmaci possono risultare utili per i pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ) che soffrono di esacerbazioni particolarmente gravi.

Possono, altresì, risultare utili nella terapia espettorante della bronchite cronica.

Il mucolitico elettivo è l’Acetilcisteina ( Fluimucil, Solmucol ), un farmaco che associa all’azione fluidificante un effetto antiossidante.

Nel trattamento delle affezioni respiratorie acute il dosaggio raccomandato di Acetilcisteina è di 1 compressa effervescente di 600 mg al giorno ( preferibilmente la sera ) o secondo prescrizione medica.
La durata della terapia è da 5 a 10 giorni nelle forme acute e nelle forme croniche andrà proseguita, a giudizio del medico, per periodi di alcuni mesi.
Le compresse effervescenti, contenendo Aspartame, sono controindicate nei pazienti affetti da fenilchetonuria.


Bronchite cronica : non tutti i mucolitici sono uguali

La bronchite cronica ha un’incidenza dell’11% nella popolazione di età superiore ai 35 anni e le frequenti esacerbazioni acute sono un’importante causa di morbidità e di costi.
L’impiego dei farmaci mucolitici in questa patologia broncopolmonare è comune, ma la loro utilità come semplici espettoranti è in discussione.

Il muco è prodotto a livello polmonare dalle cellule caliciformi mucipare.
La viscosità delle secrezioni di muco dipende dalla concentrazione delle mucoproteine , e dalla presenza di ponti disolfuro tra le mucoproteine ed il DNA.

Una revisione della letteratura , pubblicata sul British Medical Journal ( Poole PJ , Black PN , BMJ 2001 ; 322: 1271-1274 ) ha mostrato che i mucolitici , nei pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva ( BPCO ) , sono in grado di ridurre le esacerbazioni acute della malattia , di ridurre i giorni di malattia ed i giorni di impiego degli antibiotici.
A maggior parte degli studi analizzati si riferivano all’impiego dell’Acetilcisteina.

Le Linee Guida GOLD ( Global Initiative For Chronic Obstruttive Lung Disease ) sulla BPCO , in base all’eevidence-based mediicne , hanno distinto i semplici mucolitici ( Ambroxolo ,Fluibron, Mucosolvan ; Carbocisteina, Lisomucil ) , dai mucolitici dotati anche di proprietà antiossidanti ( Acetilcisteina , Fluimucil, Solmucol ).

L’impiego dell’Ambroxolo e della Carbocisteina non viene raccomandato nella broncopneumopatia cronica , mentre c'è interesse per l’Acetilcisteina per le sue proprietà antiossidanti.

L’Acetilcisteina è la variante acetilata dell’aminoacido cisteina.
L’Acetilcisteina nell’organismo libera la cisteina , che è uno dei precursori del Glutatione, una molecola che interviene nei processi di detossificazione , e che grazie ai gruppi tiolici ( forniti dalla cisteina ) è in grado di neutralizzare i radicali liberi.

L’Acetilcisteina somministrata per os , pertanto , non solo riduce la viscosità del muco mediante rottura dei legami disolfuro , ma attraverso le sue proprietà antiossidanti riduce i danni broncopolmonari prodotti dai radicali liberi.

Una chiara dimostrazione del potere antiossidante dell’Acetilcisteina è offerta dal suo impiego nell’intossicazione da Paracetamolo, dove previene il danno epatico.
Inoltre , l’Acetilcisteina riduce anche il danno renale prodotto dall’impiego di mezzi di contrasto iodati in alcuni analisi ( es angiografia ).


Enfisema polmonare , l’Acetilcisteina attenua le lesioni indotte dall’elastasi

L’esperimento compiuto da Ricercatori della Fundacion Jiminez Diaz di Madrid su modelli animali ha mostrato che l’Acetilcisteina somministrata per os attenua in modo significativo i danni prodotti dall’elastasi, un enzima che produce lesioni alle strutture polmonari.

Secondo gli Autori questi dati sperimentali forniscono una prova all’ipotesi che il danno ossidativo sia alla base dello sviluppo dell’enfisema polmonare indotto dall’elastasi.

Fonte: Chest 2004


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