Confronto tra sopravvivenza e tollerabilità della radioembolizzazione nei pazienti anziani e nei più giovani con carcinoma epatocellulare non-operabile


Il gruppo di studio ENRY ( European Network on Radioembolization with Yttrium-90 resin microspheres ) ha condotto uno studio retrospettivo per valutare gli esiti tra gli anziani ( 70 anni o più ) e i pazienti più giovani ( meno di 70 anni ) con carcinoma epatocellulare non-resecabile sottoposti a radioembolizzazione in 8 Centri europei.

I pazienti con diagnosi confermata di epatocarcinoma non-resecabile progredito dopo la resezione o il trattamento locoregionale e/o che sono stati considerati candidati inadatti per la chemioembolizzazione sono stati valutati da un team multidisciplinare per la radioembolizzazione con microsfere di resina con Ittrio-90 ( 90Y; SIR-Spheres ).

L'esito di sopravvivenza e tutti gli eventi avversi sono stati confrontati tra i due gruppi di età.

Tra il 2003 e il 2009, 128 pazienti anziani e 197 pazienti più giovani hanno ricevuto la radioembolizzazione.
I pazienti in entrambi i gruppi avevano caratteristiche demografiche simili.

Molti pazienti anziani e più giovani allo stesso modo presentavano malattia multinodulare con stadiazione BCLC ( Barcelona Clinic Liver Cancer ) di fase C, che invadeva entrambi i lobi ( P=0.648 ).

I pazienti anziani avevano una massa tumorale inferiore, un volume medio target del fegato più piccolo ( P=0.016 ) e avevano più probabilità di ricevere un trattamento segmentale ( P=0.054 ).

La radioembolizzazione è stata ben tollerata in entrambi i gruppi e gli eventi avversi più comuni correlati alla procedura sono stati prevalentemente di grado 1-2 e di breve durata.

Non sono state rilevate differenze significative nella sopravvivenza tra i due gruppi ( P=0.942 ), con una sopravvivenza media simile nei pazienti con malattia di stadio BCLC precoce, intermedio o avanzato.

In conclusione, la radioembolizzazione sembra essere ben tollerata ed efficace per gli anziani come lo è per i pazienti più giovani con epatocarcinoma non-resecabile.
L’età da sola non dovrebbe essere un fattore discriminante per la gestione dei pazienti con carcinoma epatocellulare. ( Xagena2013 )

Golfieri R et al, J Hepatol 2013; 59: 4: 753-761

Onco2013 Gastro2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

Lenvatinib ( LEN; Lenvima ) è una terapia di prima linea per i pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato ( HCC...


I disturbi dello spettro della placenta accreta sono un continuum di patologie placentari con significativa morbilità e mortalità materna. La...


In un precedente studio di fase II, la chemioterapia per infusione arteriosa epatica ( HAIC ) con Fluorouracile, Leucovorina e...


Il ruolo dell'embolizzazione delle varici al momento della creazione dello shunt portosistemico intraepatico transgiugulare ( TIPS ) per la prevenzione...


È stato studiato l'impatto della radioembolizzazione transarteriosa con Ittrio-90 ( TARE ) in combinazione con la chemioterapia sistemica di seconda...


La sinergia terapeutica tra radioterapia e blocco del checkpoint immunitario è stata osservata in modelli preclinici di carcinoma epatocellulare. Sono...


I pazienti con colangiocarcinoma intraepatico non-resecabile hanno una prognosi sfavorevole. La radioterapia interna selettiva ( SIRT ) è un'opzione di...


Nei pazienti con neoplasie neuroendocrine metastatiche, il fegato è l'organo più colpito e un fattore cruciale per la prognosi e...


I fibromi uterini, il tipo più comune di tumore tra le donne in età riproduttiva, sono associati a forti emorragie...


La prognosi dei pazienti con metastasi epatiche da tumori neuroendocrini ( NET ) è generalmente buona e la radioembolizzazione con...