L’embolizzazione arteriosa, un nuovo approccio al trattamento della malattia di Graves


Alcuni pazienti con malattia di Graves non tollerano o non accettano le attuali terapia ( farmaci antitiroidei, trattamento con iodio radioattivo, o tiroidectomia ).
Uno studio ha valutato l’impiego dell’embolizzazione dell’arteria tiroidea, come approccio alternativo.
Allo studio hanno partecipato 22 pazienti.
Sei di questi sono stati sottoposti sia ad embolizzazione arteriosa che alla chirurgia, dopo 2-3 settimane dall’embolizzazione.
Tra i 16 pazienti sottoposti alla sola embolizzazione, 14 sono divenuti eutiroidei e di questi , 6 sono rimasti in questa condizione per tutta la durata dello studio.
Due pazienti hanno invece richiesto una dose di mantenimento con farmaci antitiroidei ( Metimazolo 5-10 mg/die, oppure Propiltiouracile 50-100 mg/die).
I pazienti sono stati seguiti in media per 27 mesi ( range:6-50 ).
Al termine dello studio tutti i 22 pazienti sono risultati eutiroidei anche se 2 pazienti hanno continuato ad assumere i farmaci antitiroidei.
La dimensione della ghiandola tiroidea si è ridotta da 1/3 a ½ del suo volume iniziale.
L’analisi istologica del tessuto tiroideo dei 6 pazienti sottoposti ad embolizzazione e a successiva tiroidectomia ha mostrato che l’embolizzazione blocca le arterie tiroidee sia superiori che inferiori.
Evidenza di infiammazione, necrosi e fibrosi è stata osservata nel tessuto tiroideo embolizzato.
Gli Autori hanno concluso affermando che l’embolizzazione delle arterie tiroidee è una procedura efficace, minimamente invasiva e sicura per il trattamento dei pazienti con malattia di Graves. ( Xagena2002 )

Haipeng Xiao et al, J Clin Endocrinol Metab 2002; 87: 3583-3589


Indietro

Altri articoli

Lenvatinib ( LEN; Lenvima ) è una terapia di prima linea per i pazienti con carcinoma epatocellulare avanzato ( HCC...


I disturbi dello spettro della placenta accreta sono un continuum di patologie placentari con significativa morbilità e mortalità materna. La...


In un precedente studio di fase II, la chemioterapia per infusione arteriosa epatica ( HAIC ) con Fluorouracile, Leucovorina e...


Il ruolo dell'embolizzazione delle varici al momento della creazione dello shunt portosistemico intraepatico transgiugulare ( TIPS ) per la prevenzione...


È stato studiato l'impatto della radioembolizzazione transarteriosa con Ittrio-90 ( TARE ) in combinazione con la chemioterapia sistemica di seconda...


La sinergia terapeutica tra radioterapia e blocco del checkpoint immunitario è stata osservata in modelli preclinici di carcinoma epatocellulare. Sono...


I pazienti con colangiocarcinoma intraepatico non-resecabile hanno una prognosi sfavorevole. La radioterapia interna selettiva ( SIRT ) è un'opzione di...


Nei pazienti con neoplasie neuroendocrine metastatiche, il fegato è l'organo più colpito e un fattore cruciale per la prognosi e...


I fibromi uterini, il tipo più comune di tumore tra le donne in età riproduttiva, sono associati a forti emorragie...


La prognosi dei pazienti con metastasi epatiche da tumori neuroendocrini ( NET ) è generalmente buona e la radioembolizzazione con...